“C’era un volta un giovane di nome Giuseppe che viveva con la sua famiglia in una terra chiamata Canaan. Giuseppe, figlio di Giacobbe, era un ragazzo alto, bello e intelligente ma soprattutto pieno di sogni. Un giorno suo padre, che non aveva occhi che per lui, gli regalò una tunica multicolore e lo mandò a lavorare nei campi insieme ai suoi undici fratelli.
Tradito dai suoi fratelli Giuseppe fu fatto schiavo in Egitto dove finì in prigione. Dopo un po’ di tempo grazie al dono della veggenza riuscì a salvare il popolo del faraone dalla carestia guadagnandosi così la libertà e quindi potette riconciliarsi con i propri cari.”
Questa storia nacque inizialmente per bambini infatti fu scritta per un saggio scolastico londinese nel 1968 da Tim Rice e Andrew Lloyd Webber ma solo dopo il successo di Jesus Christ Superstar prenderà definitivamente la forma di musical dal nome Joseph and the Amazing Technicolor Dreamcoat.
Tratta dai capitoli della Genesi la storia di Giuseppe è narrata in questo allegro musical con un insieme di generi musicali differenti che vanno dal pop, al rock’n’roll, alla chanson française.
Mercoledì 28 dicembre presso la chiesa del Salvatore a Bari (quartiere Loseto) vi è stata una rappresentazione di questo musical da parte del Coro di voci Bianche Nova Artistudium, Coro Sudcontrocanto e Nova Artistudium Ensamble promossa dalla Ripartizione Culture del Comune di Bari.
A mio avviso un bello spettacolo da seguire adatto a tutte le età, che non annoia affatto e che ha regalato un mix di emozioni da non perdere.
Angelica Caputo