Fantasanremo: una squadra, cinque artisti, un capitano!

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Con la conclusione del 73esimo Festival della Canzone Italiana, che ha visto trionfare Marco Mengoni col brano “Due Vite”, è ormai terminato anche l’ormai mediatico e popolare Fantasanremo.

Spesso e volentieri si è sentito parlare, specie nell’arco della settimana che ha visto i 28 artisti esibirsi sul celeberrimo palco dell’Ariston, di questo fantasy game che, a partire dal 2020 , ha sempre acquisito maggiore notorietà , arrivando a contare nella più recente edizione un milione di squadre iscritte.

Ma cos’è il Fantsanremo? In cosa consiste e a cosa è dovuto il suo successo?

Come già detto, il fantasanremo nasce nel 2020 presso il “Bar Corva da Papalina” di Porto Sant’Elpidio, in provincia di Fermo.

L’idea è promossa da un gruppo di amici, competenti nell’ambito della musica e grandi appassionati del festival di Sanremo, che , sulla scia del Fanta Game of Thrones, decidono di realizzare un gioco interattivo basato sull’evento televisivamente più seguito dell’anno , anche a livello internazionale.

Nonostante l’esiguo numero di squadre partecipanti in quell’anno, pari a 47, la Rai dimostrò dapprima un particolare interesse in questo innovativo ed originale gioco, che portò nel 2021 alla formalizzazione di un vero e proprio portale web , specie in virtù delle difficoltose condizione dettate dall’avvento del COVID-19.

Ed è proprio in questo anno che si registra il boom del fantasanremo: il rapper Fedez ne legge il regolamento durante una diretta Instagram permettendo non poca visibilità ed incrementandone il numero sino ad un totale di oltre 45.000 squadre iscritte.

Ma sarà solo nel 2022 che il gioco verrà sdoganato effettivamente sul palco dell’Ariston, arrivando a coinvolgere gli artisti in gara ed aumentando esponenzialmente l’attenzione mediatica della stampa.

L’impatto è risultato così evidente che la Treccani ha introdotto la parola Fantasanremo nei neologismi del 2022.

Anche con la recentissima edizione l’esplosione del fenomeno è quanto più tangibile possibile: a partire dal 26 dicembre il sito web registra un numero elevatissimo di iscrizioni, addirittura raddoppiando il bilancio dell’edizione precedente.

Ad ogni modo, nel decorso di questi pochi anni, anche il regolamento di questo caso ormai mediatico ha subito modifiche ed aggiustamenti , simile per farti aspetti a quello del fantacalcio.

Bisogna anzitutto formare una squadra di 5 artisti in gara , decretando un capitano, e rientrando nei 100 baudi concessi( pseudo-valute il cui appellativo è stato affibbiato in onore del più celebre conduttore del Festival: Pippo Baudo).

Il regolamento, a tal punto, prevede una serie di punteggi che vengono costantemente aggiornati in relazione alla posizione in classifica di ciascun artista ed ai bonus e malus che hanno contraddistinto la loro performance sul palco dell’Ariston.

I bonus e malus registrano i più disparati punteggi , convogliando azioni sul palco, oggetti, vestiario; ecco alcuni esempi dell’ultima edizione:

– batti cinque a Gianni Morandi= 10 punti;

-artista scalzo= 5 punti;

– primo arista ad esibirsi ogni serata= 10 punti;

-artista inciampa sulla scalinata= -30 punti;

– l’artista indossa un cappello= -5 punti.

L’artista che, alla fine delle gara, ha fatto registrare il maggior numero di punti, entra ufficialmente nell’Albo D’Oro.

Oggi , in ordine, ne fanno parte: Piero Pelù, I Maneskin, Emma Marrone e Marco Mengoni.

Raffaello Quarto

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