Come tradizione, con il mercoledì delle ceneri, all’inizio della Quaresima, l’Arciconfraternita Maria SS. del Carmine espone sulla facciata dell’omonima chiesa la croce che viene illuminata per tutto il tempo che intercorre fino al giorno di Pasqua. La croce illuminata vuole esprimere un profondo messaggio di fede per tutti coloro che la osservano perché, è lì apposta, a preannunciare la luce pasquale che si è elevata dall’oscurità tenebrosa del Calvario e che ha completamente stravolto la storia dell’umanità intera.
Si scorge da lontano quella croce nei suoi contorni di luce, appena si imbocca via Cattedrale, e vuol fare da richiamo a ogni uomo che si sta vivendo la Quaresima. È croce che, illuminata, spinge tutti in questo trascorso di tempo a riflettere riguardo al valore reale della nostra fede.
La croce con la sua luce vuole vuol essere a tutti coloro che la guarderanno, passando davanti all’antica chiesa del Carmine, che in questo periodo quaresimale i cristiani sono chiamati a meditare il mistero salvifico di Cristo, dono di grazia per ogni persona senza alcuna distinzione. nessuno escluso. E, infatti, la Quaresima è una bella occasione per ridare slancio alla nostra interiorità. La Quaresima come restyling, lifting, riabilitazione della nostra anima e del nostro modo di vivere e di relazionarci con gli altri che dobbiamo ritenere essere fratelli. La prima tappa di questo cammino è il mercoledì delle Ceneri, la cui imposizione durante le messe celebrate nelle diverse realtà parrocchiali ci indica che si sta percorrendo un cammino penitenziale per giungere all’ultimo stadio che è quello della glorificazione di Cristo con la sua Resurrezione nella notte di Pasqua.
Gaetano Masellis