Sempre più evidente nel decorso degli ultimi decenni si è reso il dibattito critico che vede una netta correlazione tra le variazioni cromatiche e la disparate manifestazioni psicologiche inerenti al singolo individuo.
Studi scientifici hanno difatti dimostrato che i colori hanno differenti effetti sul singolo, regolati da una serie di fattori di carattere soggettivo, quali il vissuto o la condizione emotiva , ed oggettivo, comprovate pertanto da analisi vere e proprie.
È su questo filone che si innesta una specifica branca della psicologia, quella dei colori, per l’appunto, che si configura a partire dal presupposto secondo il quale ad ogni colore venga attribuito un significato e possa stimolare una detta area cerebrale.
Ma perché questo è possibile? Ciò deriva dal fatto che , in realtà, in natura il colore non esiste come tale, non ha un valore assoluto, ma gli esseri umani riescono a percepirlo poiché l’occhio assorbe dalla luce una radiazione elettromagnetica che la retina , a propria volta, invia all’encefalo, determinando una specifica variazione cromatica che varia, dunqua, in base all’interpretazione dell’individuo stesso.
Alla luce di queste innovative scoperte, oggigiorno, la psicologia dei colori è studiata in svariati ambiti e settori : neuromarketing, cromoterapia, test lavorativi e della personalità.
Quindi quali sono i significati sottesi e le associazioni delle differenti colorazioni?
Anzitutto, il ROSSO, spesso e volentieri denominato il “colore della vita”, è protagonista di una duplice visione: è il colore dell’energia, della forza, della perseveranza, dell’attività nervosa e vitale, del successo e dell’autostima; d’altra parte è simbolo del tumulto emotivo , al quale difficilmente si riesce a venire a capo: amore, sesso, vendetta, rabbia.
Al suo antipodo, si pone invece il blu con tutte le sue variazioni cromatiche: esso esprime tranquillità, pacatezza, stabilità, equilibro, eleganza, affidabilità, meditazione.
Motivo per il quale molti social Networks e farmaci antidepressivi prediligono questo colore, in quanto in grado di sincronizzare gli emisferi cerebrali.
A frapporsi a questi due colori, ce n’è un terzo primario: il giallo. Esso è il colore cardine dell’ottimismo, della propensione verso l’altrove, della progettualità , della curiosità , della coscienza e della lucidità.
Ha anche una grande capacità di stimolo del sistema digestivo e linfatico.
Sulla stessa scia, il simbolismo del verde contempla armonia dei mondi, libertà ed indipendenza.
Essendo il colore associato alla natura, che dona pertanto un senso di freschezza e bellezza , viene impiegato nelle confezioni di cosmetici e prodotti biologici.
Il viola , invece , deriva dalla conciliazione tra l’efferatezza del rosso e la ricettività introversa del blu.
Associato alla spiritualità, all’idealismo, all’intangibile mistero del reale, nel decorso della storia è stato spesso e volentieri prerogativa delle classi facoltose in quanto si riteneva trasmettesse lusso, opulenza e regalità.
Infine il rosa , colore derivato dalla passionalità del rosso ma mitigato dalla purezza del bianco ,le cui variazioni cromatiche sono utilizzate per indicare tenerezza, affetto, eleganza, calma.
È il colore per antonomasia associato alle nasciture in quanto esprime innocenza e purezza.
Raffaello Quarto