Origini della bevanda più famosa del mondo

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Oggigiorno, il caffè è diventato parte integrante della nostra cultura, fortemente radicato nella tradizione partenopea.

Ma qual è l’effettiva origine del caffè? E a cosa è dovuta la la sua fama?

Anzitutto, la parola “caffè” deriva etimologicamente dal turco “kahve”, che a sua volta si rifà allargano “qawha”.

In origine, tale termine si riferiva alla pianta del caffè “Coffea Arabica”, impiegata tuttora per produrre i rinomati chicchi della bevanda più famosa del mondo.

Non si hanno delle attestazioni certe circa l’effettiva terra d’origine del caffè: c’è chi ritiene che la pianta risalga alle esotiche terre dello Yemen, più specificamente alla città di Mocha; mentre c’è chi sostiene che la prima caffeicoltura sia propria del popolo etiope.

Forte risonanza questa bevanda ebbe presso il territorio arabo: il caffè era, difatti, annoverato come pianta magica, utilizzata per rimanere svegli durante le preghiere notturne e sfruttandone le finalità curative.

Nonostante fosse notevolmente amato e sostenuto dalla maggioranza del popolo islamico, la consumazione del caffè venne vietata gradualmente in tutti i paesi islamici, apostrofata come “bevanda del diavolo” in virtù dei suoi effetti eccitanti.

Certo è che , nel decorso dei secoli, il caffè ha acquisito sempre più centralità a livello macroeconomico, tant’è che, attualmente, il mercato globale di settore consta circa 90.000 milioni di dollari, con il Brasile che primeggia in termini di produzione e consumazione.

Ma qual è la relazione col territorio italiano? La storia del caffè in Italia ha , difatti, una data ed un luogo ben preciso: è il 1570 a Venezia, quando il padovano Prospero Alpino importa alcuni sacchi di caffè dall’oriente.

Il caffè riscuote da subito un notevole successo, promuovendo l’apertura della prima bottega italiana di caffè veneziano nel 1683.

Le botteghe diventando, dunque, luoghi d’incontro culturali ed intellettuali, espandendosi su tutta l’Europa continentale ed arrivando alle frontiere americane.

Ma è nella tradizione napoletana che il caffè assume il ruolo maggiormente preminente: nasce il Gran Caffè Gambrinus in via Chiaia , che da secoli si dedica a questa pratica convenzionale.

Ed è proprio in Campania che il caffè è divenuta un’abitudine quotidiana, una sorta di rito che si configura come un vero e proprio momento di convivialità , promosso da una delle più emblematiche figure della storia partenopea: Ferdinando di Borbone.

Famosa , a tal proposito, è l’usanza del caffè sospeso, un gesto altruistico che permette di pagare un caffè al prossimo, con la speranza di incontrarsi nuovamente.

Raffaello Quarto

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