Il 13 marzo scorso con una cerimonia – alla quale erano presenti il sindaco di Castro, il direttore degli scavi e il rettore dell’università del Salento – è stata presentata al pubblico la statua di Atena (o Minerva).
Castro, la perla del Salento, è una cittadina sul mare e una delle prime città romane in Puglia che ospitava anticamente un tempio dedicato proprio a Minerva, non a caso il suo nome latino era Castrum Minervae.
All’epoca delle guerre puniche, i cartaginesi distrussero la città e il tempio per questo i romani si erano ben curati di nascondere i resti della statua della dea.
Ciò che fece scattare la scintilla, ovvero la prima scoperta, datata fine secolo scorso, fu un alluce della dea. Col tempo è stato possibile ricongiungere il busto con la parte inferiore, rinvenuta intera e che riportava su di sé ancora delle tracce di colore purpureo. È bene ricordare, infatti, che le statue greche erano decorate da colori vivaci e sfarzosi che col passare dei secoli si sono consumati. Adesso la statua messa in piedi raggiunge un’altezza maestosa di circa tre metri e mezzo ed è esposta al Museo Archeologico di Castro. Manca solamente di un arto superiore e della testa, ma gli archeologi sono fiduciosi di un ritrovamento prossimo di questi pezzi mancanti. Per questo è in programma una nuova stagione di scavi in questa primavera.
Sofia Fasano