La street art come mezzo di rigenerazione urbana: l’esempio del QM San Paolo

La realizzazione dei murales per riqualificare uno dei quartieri più popolosi di Bari

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La street art è una forma d’arte che a causa del suo abuso e del suo significato di contestazione, è spesso bistrattata o relegata a particolari ambienti, per così dire, polarizzati. Tuttavia, specie negli ultimi tempi, è di molto cambiato il modo in cui tale arte è percepita dai più, anzi un suo uso mirato e ragionato è spesso mezzo di politiche di riqualificazione delle periferie delle città.

La regione Puglia è, in questo senso, apripista nel settore; recentemente, infatti, ben 4 milioni di euro sono stati destinati a piani di riqualificazione delle periferie basati proprio sulla street art. Numerosi sono gli esempi, a partire dal progetto T.R.U.St. di Taranto, attivo nei quartieri Paolo VI e Tamburi, o al caso di Stornara, nel foggiano. Nella zona di Bari, invece, si può considerare l’esempio del quartiere San Paolo.

Il quartiere, più spesso ricordato come CEP, sorse negli anni ’60 in contrada Tesoro, un’area del tutto isolata rispetto al centro del capoluogo, costretta tra la zona industriale e lama Balice. Nonostante i problemi legati al procedere dei lavori di costruzione delle case popolari e alla realizzazione dei più elementari servizi, il quartiere si popolò molto velocemente: andò ad accogliere gli ultimi, compresi gli abitanti della baraccopoli di Torre Tresca, sorta nel secondo dopoguerra per ospitare profughi e cittadini di Bari vecchia rimasti senza casa. La situazione del quartiere, spesso dimenticato dalle istituzioni, degenerò con l’affermarsi dei clan. Solo ultimamente si è iniziato a recuperare questo rione che, tra le altre cose, è uno dei più popolosi della città (circa 30.000 abitanti). Si è proceduti ad ampliare il quartiere con la costruzione di nuovi edifici a ridosso del vicino aeroporto (cosiddetta “Nuova San Paolo”) e si è, ad esempio, insediata la Legione Allievi della Guardia di Finanza.

È all’interno di questo progetto di rinnovamento del rione che si inserisce la realizzazione del Quartiere Museo San Paolo, che ha portato alla realizzazione di alcuni murales nell’area di Via Saverio Altamura. Il progetto, andato in porto nell’ottobre 2021, ha visto coinvolti Comune, Regione e Arca Puglia ed è stato curato materialmente dall’associazione senza scopo di lucro Mecenate 90 e da Cellule creative. L’idea era di sfruttare appunto la street art come uno strumento di bellezza per migliorare il contesto sociale e sviluppare un maggior senso di appartenenza della comunità. Sono stati per questo motivo ingaggiati artisti pugliesi, ma anche nazionali e internazionali che hanno completamente rinnovato l’aspetto della zona.

I soggetti sono i più disparati, ma sicuramente si è voluto insistere sull’idea della metamorfosi e della rigenerazione, che si riferisce sia materialmente al quartiere (la trasformazione di un’area periferica in una zona potenzialmente turistica) ma anche agli abitanti che quotidianamente frequentano quei luoghi. Sicuramente uno dei murales più significativi è quello realizzato da Chekos e intitolato “Maria”: rappresenta una donna che abitava il rione, uccisa per sbaglio da un proiettile vagante.

Un’iniziativa certamente degna di nota e che, accompagnata da altri interventi mirati (come il recente coinvolgimento di Renzo Piano per un progetto sistematico di recupero del rione) sicuramente avrà ricadute positive su una zona che è stata per troppo tempo dimenticata.

Giuseppe Mennea

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