L’EX SCUOLA D’INFANZIA “GIUSEPPINA PANSINI” FA SPAZIO A UN’AREA PER LA SOSTA DI AUTOMEZZI

SI DISMETTE E SMANTELLA L’IMMOBILE SENZA CHE SIA INTERVENUTA UNA DECISIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

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Passa come rigenerazione urbana” la realizzazione del parcheggio pubblico di via Fossato da ricavarsi sul sedime dell’edificio scolastico per l’infanzia già dedicato alla pittrice Giuseppina Pansini.

Tanto è riportato anche dall’Avviso per la manifestazione di interesse, rivolta ad operatori economici interessati all’appalto, pubblicato da -Innova Puglia S.p.a.-, l’organismo regionale cui il Comune si è affidato (D.G. n. 43 del 14.03.2023) per gestire gli affidamenti delle opere, di pertinenza comunale, finanziate con fondi del PNRR nazionale.

Ho avuto modo di argomentare diffusamente con altro scritto (https://www.incittagiovinazzo.it/2022/09/25/un-parcheggio-pubblico-al-posto-dellex-edificio-scuola-materna-giuseppina-pansini-in-via-fossato/) circa il progetto del parcheggio in via Fossato, messo a punto dall’ing. Maurizio Passannante di Bari. L’elaborato, come ebbi a riferire, su sollecitazione della Direzione comunale, è stato consegnato appena in data 12 luglio 2022, e dal Sindaco, dott. Sollecito, portato all’approvazione della Giunta il giorno 26 luglio 2022, subito dopo il suo insediamento al Palazzo (1 luglio 2022). Il quadro economico complessivo, risultante dalla progettazione esecutiva, rimodulato in seguito con D.D. n.171 del 6 dicembre scorso dal Dirigente, ing. Carrieri, tra l’altro anche responsabile del procedimento, è di € 831.000,00, di cui € 765.000,00 relativi all’esecuzione dell’opera e € 66.000,00, per spese di onorario al progettista. Il contributo finanziario statale risulta essere parziale di € 600.000,00, per cui il resto della copertura è a carico del bilancio comunale.

Indipendentemente dalle riserve espresse, a proposito della fattibilità tecnica e ambientale dei lavori comportanti la perdita dell’unità immobiliare, mediante la demolizione dell’edificio per l’infanzia e relativa destinazione dell’area a parcheggio, mi preme, qui, far risaltare l’aspetto prettamente politico che ha caratterizzato la procedura decisionale. Specie in considerazione del fatto che, anche questo intervento, che modifica l’assetto di quella porzione di territorio che fa da raccordo tra il nucleo abitativo storico e il lungomare di levante, sia stato disposto senza una puntuale valutazione ambientale e paesaggistica da parte del Consiglio comunale, cui spetta l’assunzione di un qualsiasi provvedimento che va a incidere con la realtà urbanistica.

Insomma una seduta di Giunta, peraltro, incompleta (presenti tre Assessori, anziché cinque), in data 26 luglio 2022, appena insediatasi (Decreto Sindacale n.5 del 9.07.2022), è bastata per assumere una scelta urbanistica così importante che determina la cancellazione dall’asse patrimoniale del Comune un immobile con una specifica funzionalità, mai dismessa, e ne dispone l’utilizzo dell’area di sedime a sosta per autoveicoli. Appena due anni addietro dal varo di quest’opera, il 17 giugno del 2020, con altra Delibera di Giunta, n.91/2020, presieduta del Sindaco Depalma e costituita, in gran parte, da esponenti dell’attuale Giunta, adottava il provvedimento di alienare l’ex Scuola “Giuseppina Pansini”. Con detto atto si investiva il Dirigente del Servizio Patrimonio a definire il prezzo di vendita allo scopo di inserire l’edificio nella scheda del piano di alienazione degli immobili da allegare al bilancio comunale del 2021. Per contro, a pochi mesi da quella decisione, l’allora Dirigente del 3° Settore, ing. Trematore, con sua D.D. n.328 del 30 dicembre 2020, conferiva l’incarico all’ing. Maurizio Passannante di redigere il progetto per la realizzazione del parcheggio previa demolizione dell’isola scolastica, su indicazione della Giunta, indirizzatagli con atto n. 238/2020 di qualche giorno prima, il 28 dicembre 2020.

E ci sono voluti circa 17 mesi per approntare il progetto commissionato, giacché i relativi elaborati tecnici e contabili sono stati consegnati dall’ing. Passannante alla Direzione tecnica del Comune solo il 12 luglio 2022, per essere approvati dalla Giunta il 26 luglio successivo, dietro il semplice parere di regolarità tecnica dell’ing. Carrieri, come Dirigente dell’Ufficio comunale.

E, andando ancora indietro nel tempo, un’altra Delibera di Giunta, la n.32 del 31 marzo 2016, aveva disposto, in base ad uno studio di fattibilità elaborato dall’ing. Trematore, la costruzione, sempre su quel sito, di un parcheggio multipiano con annesso centro scientifico per il recupero di tartarughe marine che prevedeva una spesa di ben € 4.050.000,00. Impegno economico che si prevedeva poter fronteggiare con Fondi FAS o, in alternativa, con risorse da acquisire sul mercato finanziario, mediante il sistema di “Project Financing” di cui all’art. 153 del D.Lgs. 163/2006. Il Progetto fu poi abbandonato e l’assegnazione di € 600.000.00, derivante dal Patto per Bari, stipulato tra la Città Metropolina e la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il 17 maggio 2016, impegnata per la costruzione del parcheggio multipiano fu dirottata per fronteggiare la spesa per l’adeguamento del Palazzetto dello Sport di via Sottoten. De Ceglie.

Sta di fatto che, riguardo a tutte queste possibili soluzioni intraviste dal governo cittadino, giammai che sia stato investito il Consiglio Comunale nell’assunzione di determinazioni inerenti il destino del fabbricato scolastico sempre al centro di ipotesi progettuali di riuso del sito, ormai sin dall’epoca del Sindaco prof. Natalicchio.

Si è rrivati ora al dunque di smantellare, radendola al suolo, la scuola d’infanzia, costruita alla fine degli anni ’50 del secolo scorso, per fare dell’area un parcheggio senza che ci sia stata alcuna specifica Deliberazione di dismissione dell’immobile dal patrimonio del Comune. A tale scopo è previsto, per legge, un puntuale procedimento che investe il Consiglio comunale di ogni decisione risolutiva al riguardo.

L’articolo 58 del decreto-legge n. 112 del 2008 ha, infatti, previsto che per procedere al riordino, gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare di Regioni, Province, Comuni e altri enti locali, ciascun ente individui i singoli beni immobili ricadenti nel territorio di competenza, non più strumentali all’esercizio delle proprie funzioni istituzionali, suscettibili di valorizzazione ovvero di dismissione, e predisponga un piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari, allegato al bilancio di previsione. Tale disposizione è stata modificata dall’articolo 27, comma 1 del D.L. 201/2011, nel senso di consentire anche agli enti partecipati dagli enti territoriali di individuare gli immobili suscettibili di valorizzazione o di dismissione. Inoltre, l’approvazione del Piano da parte del Consiglio Comunale consente automaticamente una determinazione di variante allo strumento urbanistico generale.

La predisposizione della scheda di pianificazione con l’inserimento dell’immobile per la successiva deliberazione del Consiglio Comunale della proposta di dismissione della scuola avrebbe determinato la conseguente classificazione come patrimonio disponibile del fabbricato e, quindi, la possibilta della sua demolizione e cancellazione dall’asse patrimoniale del Comune, fatto salvo il rispetto delle tutele di natura storico-artistica, archeologica, architettonica e paesaggistico-ambientale.

Senza questo passaggio determinativo del Consiglio Comunale l’appalto che si sta esplicando è fortemente viziato e segna ancora una volta una condotta autoritaria dell’Esecutivo che confligge con le potestà funzionali dell’Assise civica.

Giuseppe Maldarella

 

 

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