La giuria della XVI Edizione del “Premio Nazionale di Filosofia – Le figure del pensiero”, istituito nel 2007 dall’Associazione Nazionale Pratiche Filosofiche con la cooperazione di “Philomates Association” e della “Società Filosofica Italiana”, ha conferito il Primo Premio “romanzo filosofico inedito” a Gianluca De Candia. Il premio gli sarà consegnato il 18 giugno nel Palazzo Pretorio di Certaldo (Firenze), città originaria di Boccaccio.
Il professor Gianluca De Candia, nato a Molfetta (BA), insegna filosofia e dialogo con la cultura contemporanea presso la Kölner Hochschule für Katholische Theologie. Il suo ultimo libro è stata la traduzione in tedesco dell’opera “Verità e interpretazione” di Luigi Pareyson, pubblicato a marzo nell’autorevole collana “Philosophische Bibliothek” dell’editore Felix Meiner di Amburgo.
Il romanzo racconta la storia di Raffaello Sanzio, scritta dal suo amico ed esecutore testamentario Giovanni Battista Branconio dell’Aquila (1473-1522). Nella “Avvertenza al lettore” l’autore afferma di aver ritrovato il “Manoscritto Branconio”, e di averlo imparato a memoria prima che andasse perduto in cui sono rivelati i segreti di Raffaello, la sua storia d’amore romana, il suo rapporto con i Papi, la ragione della sua designazione, che non avvenne, a cardinale, l’invidia di Michelangelo nei suoi riguardi, mentre in quegli anni affrescava il soffitto della Cappella Sistina. Quello che rende affascinante il documento è che Branconio rivela i messaggi occultati dietro i suoi capolavori. Sicuramente il lettore, dopo aver letto questo romanzo, guarderà le sue opere pensando alle sue vicende intriganti racchiuse dentro esse. Il romanzo è di carattere filosofico in cui la narrazione degli eventi sollecita la riflessione sul rapporto fra amore sacro e profano, fra peccato e grazia, sulla religione, l’amicizia, la paternità, la bellezza, il potere e il destino.
Antonio Calisi