A Le Mans, in occasione dei 1000 Gran Premi del Motomondiale, Marco Bezzecchi ottiene la seconda vittoria in MotoGP. Il pilota del team Mooney VR46 ha beneficiato delle numerose cadute ed ha trionfato con oltre quattro secondi di vantaggio sui rivali. In classifica iridata il Bez sale a 93 punti, a -1 da Bagnaia capoclassifica. La Ducati celebra la seconda tripletta stagionale grazie al doppio podio di Pramac Racing: secondo è infatti Jorge Martin, terzo il compagno di squadra e pilota di casa Johann Zarco.
Prova magistrale del rookie Augusto Fernandez. Il campione del mondo Moto2 in carica è quarto al traguardo davanti ad Aleix Espargaro e Brad Binder. Settimo l’idolo dei tifosi transalpini Fabio Quartararo, ancora alle prese con una Yamaha nettamente inferiore rispetto alla concorrenza. Chiudono la top ten Fabio Di Giannantonio, Takaaki Nakagami e Franco Morbidelli. Undicesimo e dodicesimo posto per Danilo Petrucci e Lorenzo Savadori, sostituti degli infortunati Enea Bastianini e Miguel Oliveira, tredicesimo Jonas Folger.
Come detto, gara condizionata da molte cadute. Il primo momento clou della corsa avviene al sesto giro, quando un contatto tra Francesco Bagnaia e Maverick Viñales porta alla caduta di entrambi i piloti. Poco dopo va a terra Luca Marini, che mentre cade viene urtato da Alex Marquez e lo spagnolo non evita la caduta. Rientro dolce-amaro per Marc Marquez: a inizio gara lo spagnolo si porta in testa, successivamente lotta contro Martin per il secondo posto e cade durante il penultimo giro. Tuttavia il pilota Honda ha dimostrato di essere ancora competitivo e nei prossimi appuntamenti farà parte del gruppo di testa. Fuori anche Mir, Rins e Miller.
Come in Argentina a precedere la vittoria di Bezzecchi è quella di Tony Arbolino nella classe di mezzo. Il pilota lombardo centra il secondo successo stagionale e si porta a 99 punti in classifica dove stacca Acosta, oggi caduto. Sul podio della Moto2 salgono anche Filip Salac e Alonso Lopez, quarto Vietti. In Moto3, Daniel Holgado vince davanti ad Ayumu Sasaki e Jaume Masia. Lo spagnolo prova la prima fuga mondiale in graduatoria: il classe 2005 comanda con 84 punti, ventuno in più di Ortola e Masia, secondi e appaiati a 63 lunghezze. L’unico pilota italiano in zona punti è Stefano Nepa, che taglia la bandiera scacchi in decima posizione.
Paolo Gabriel Fasano