Famoso in tutto il mondo, il mandorlo è un albero dai significati molteplici, capace di ispirare storie ed usanze in molti popoli.
Nella Grecia antica, ad esempio, esso dava origine al mito di Acamante e Filide.
Agli arbori della guerra di Troia, Acamante, un guerriero greco, si trovò a sostare con l’esercito in Tracia, ove conobbe Filide, la principessa del luogo. I due si innamorarono al primo sguardo, ma Acamante dovette ripartire subito per Ilio.
Filide decise di aspettarlo, però dopo dieci anni, a guerra conclusa, nessuno era tornato da lei: questa mancanza fece nascere un dolore nella donna così profondo che in breve tempo morì.
La dea Atena, che aveva assistito a tutta la storia d’amore, si impietosì e, per renderle onore, la trasformò in un mandorlo. Acamante, in realtà, era ancora vivo, e dopo essere giunto in Tracia e aver appreso la notizia della dipartita, abbracciò l’albero con tutto l’amore che provava. In quell’esatto momento dai rami pieni di foglie nacquero bellissimi fiori rosa, simbolo della potenza generatrice della natura.
Simone Lucarelli