Agli arbori del XVIII secolo, in Inghilterra, alla morte di Maria II e Guglielmo III d’Orange, la coppia sovrana portata al trono dalla gloriosa rivoluzione, la successione passò alla regina Anna, sorella di Maria. Il regista greco Yorgos Lanthimos nel film “La favorita” del 2018 ha trasposto sullo schermo le relazioni intrattenute da sua maestà (Olivia Colman) con la sua consigliera e amica/amante Sarah Churchill (Rachel Weisz) e una cugina di Lady Marlborough, ossia Abigail Masham (Emma Stone). La regina viene rappresentata nel film completamente soggiogata dal comportamento volitivo della sua “Keeper of the privy purse”, una specie di tesoriera, ossia Sarah. A tal punto, durante la guerra contro la Francia, da conferire a Lord Marlborough il comando dell’esercito e a sua moglie il titolo di “Mistress of the robes”, la più alta carica a cui una donna potesse aspirare all’epoca. Con l’arrivo a corte di Abigail, la regina iniziò però a preferirla a Lady Marlborough. Difatti, la baronessa Masham era precedentemente caduta in disgrazia e ora ostinata a riconquistare una alta posizione sociale tramite l’astuzia e la manipolazione.
Per questa performance magistrale Olivia Colman ha vinto numerosi premi come miglior attrice protagonista, precisamente l’Oscar, la Coppa Volpi, il Golden Globe e il BAFTA. Lei insieme a Rachel Weisz avevano già collaborato col regista greco per “The lobster” (2015). Invece Emma Stone è la protagonista del nuovo film “Poor things” (“Povere creature!”) che sarà presentato all’imminente Mostra del Cinema di Venezia e del cortometraggio muto e in bianco e nero “Bleat”, in anteprima alla 61esima edizione del New York Film Festival.
Sofia Fasano