Beatificato Don Giuseppe Beotti, martire del nazismo

  • 0
  • 1.090 visualizzazioni

Ieri pomeriggio, nel Duomo di Piacenza, Santa Maria Assunta e Santa Giustina, il cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, nell’omelia per la beatificazione del religioso ucciso dai nazisti nel 1944, ha evidenziato l’esempio splendido del presbitero che ospitò gli ebrei, aiutandoli a fuggire dalla persecuzione nazista

Don Giuseppe, arciprete della parrocchia di Sidolo, piccola frazione di Bardi in provincia di Parma, fu vittima dell’odio dei nazisti per aver trasgredito le norme imposte dalla legge antisemita.

Nel 1943, dopo l’armistizio dell’8 settembre e durante l’occupazione tedesca, Beotti aiutò e accolse militari in fuga, prigionieri fuggiti dai campi e perseguitati, tra essi un centinaio di ebrei. Nel 1944, per ritorsione dopo l’uccisione di 70 soldati tedeschi, vennero setacciati e distrutti i paesi della zona, tra questi Sidolo. Don Beotti, rimasto in chiesa, il 20 luglio fu imprigionato e fucilato, per rappresaglia ma principalmente, come risposta al soccorso e riparo da lui donato a tanti ebrei, Il suo martirio fu testimoniato da chi, pur non avendo assistito alla fucilazione, corse appena dopo sul luogo dell’uccisione. A morire con don Beotti furono anche il chierico, Italo Subacchi, che aveva trovato accoglienza da don Beotti, e un confratello, don Francesco Delnevo.

Antonio Calisi

Bari, occasione sprecata: contro il Como è solo 1-1
Articolo Precedente Bari, occasione sprecata: contro il Como è solo 1-1
45 anni fa moriva Papa Giovanni Paolo I, il sorriso di Dio
Prossimo Articolo 45 anni fa moriva Papa Giovanni Paolo I, il sorriso di Dio
Articoli collegati

Lascia un commento:

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

I tuoi dati personali verranno utilizzati per supportare la tua esperienza su questo sito web, per gestire l'accesso al tuo account e per altri scopi descritti nella nostra privacy policy.