Sabato 21 ottobre si è tenuta a Bari la festa della “Vidua Vidue”, promossa dall’Associazione dei Cavalieri di San Nicola e con il patrocinio del Comune di Bari.
La celebrazione vuole ricordare la liberazione della città di Bari dall’assedio dei saraceni, iniziato il 2 maggio 1002 e conclusosi il 18 ottobre dello stesso anno, grazie all’intervento della flotta veneziana, la quale nutriva particolari interessi economici per il porto del capoluogo pugliese.
All’epoca, infatti, Bari era la capitale italiana dell’impero bizantino e il Doge Pietro Orseolo II non perse l’occasione di liberare la sua fidata partner commerciale dalle grinfie arabe. Già dal 1003 la città cominciò a commemorare la liberazione con la festa chiamata, per l’appunto, “Vidua Vidue”, traducibile con l’espressione “Vedi, vedi (la nave veneziana che arriva)”, e a ricordare così anche il rapporto di amicizia con la Serenissima.
La ricorrenza è stata articolata in tre momenti distinti:
- Ore 9:30: passeggiata nel borgo antico barese guidata dal comico Nicola Pignataro e dalla contessa Matilde Aurora Tanzi di Blevio,
- Ore 12: inizio della farandola in onore dell’arrivo del Doge Orseolo II.
- Ore 17.30: convegno storico “La Vidua Vidue” nel Museo Civico di Bari a ingresso libero “Storia della Liberazione di Bari nell’anno 1002”. Simone Lucarelli