Il 15 novembre del 2023 farà il suo esordio nelle sale il prequel del blockbuster cinematografico e bestseller mondiale “Hunger Games”.
“Hunger Games: la ballata del serpente e dell’usignolo”, questa è la denominazione affidata per conto della ormai nota al pubblico Suzanne Collins, che con la sua penna ha plasmato un’intera generazione sulla scia di una distopia sociale notevolmente realistica che è stata in grado di rivoluzionare a pieno il genere fantasy.
Anche in tal caso, la Collins si è dimostrata mirabile ed esperta nel tessere una trama dalle tinte ben definite, ricca di oscillazioni e colpi di scena, che vedono la propria realizzazione all’interno di personaggi che, nel proprio avanguardismo, rispettano a pieno i canoni letterari precedentemente ideati dall’autrice e che non si eclissano mai nella vorticosa matassa del contesto controverso che è emblematizzato da Capitol City, capitale, difatti, della regione di Panem.
Protagonista è in giovane Coriolanus Snow, futuro presidente di Panem, nonché dispotico antagonista degli Hunger Games, qui presentato nella sua essenza più vivida e prematura.
La storia è ambienta in un futuro post-apocalittico, esattamente 64 anni prima delle vicende narrate nella trilogia, ovvero agli albori della decima edizione degli Hunger Games.
Le disavventure del giovane Snow, investito suo malgrado della carica di mentore, si intrecciano incontrovertibile con quelle del tributo donna del distretto 12, Lucy Gray Baird.
Ne consegue una controversa e sfuggente storia d’amore, pregna di emozioni che non cadono mai nel banale, ma anzi si affermano continuamente sulla scena con risvolti inediti ed originali.
In una corsa contro il tempo costellata di ostacoli impervi e tradimenti inaspettati, i due innamorati saranno costretti a trovare se stessi in una mondo che non permette loro di decidere per se stessi, non lasciando nulla al caso e col fine ultimo di decretare, alla resa dei conti, chi è il serpente e chi l’usignolo.
La critica non ha risposto in maniera univoca alla pubblicazione del romanzo, avvenuta, dapprima, virtualmente a causa dell’emergenza dettata dalla pandemia.
Ad ogni modo, nonostante le lievi critiche, dovute in primo luogo al confronto con la saga originale, la “Ballata dell’usignolo e del serpente” è stato un vero e proprio successo mondiale, tradotto in ben 53 lingue ed edito in Italia da Mondadori.
Ed è per questo che l’adattamento cinematografico si prospetta essere un successo di altrettanta fama, fomentata, per altro, dalle doti attoriali di un cast d’eccezione comprendente Viola Davis, Tom Blyth, Rachel Zegler e Peter Dinklage.
Raffaello Quarto