C’è ancora speranza per Indi Gregory, la neonata inglese di otto mesi affetta da una gravissima patologia mitocondriale. L’Alta Corte di Londra aveva dato il proprio consenso per lo spegnimento dei macchinari che tengono in vita la piccola a partire dalle 15 ore italiane. Successivamente c’è stata una proroga di due ore, dunque fino alle ore 17 italiane. Attualmente lo stop alle attrezzature è rimandato almeno sino a domani, quando alle ore 12 locali ci sarà l’udienza in Court of Appeal. A dare la notizia tramite Twitter è stato Simone Pillon, il legale della famiglia Gregory in Italia.
Già perché i genitori della piccola Indi, Dean Gregory e Claire Staniforth, vorrebbero trasferire la loro figlia all’ospedale Bambino Gesù di Roma per continuare a curarla. Opposto il parere dei medici inglesi: per loro la neonata è incurabile, ecco perché avrebbero voluto staccare la spina dei macchinari che la tengono in vita. Per accelerare il suo trasferimento in Italia, tre giorni fa il Consiglio dei ministri ha concesso a Indi la cittadinanza italiana. Tutto questo però non è stato sufficiente per avere il via libera Oltremanica.
Il rischio di un “conflitto di giurisdizione” fra Italia e Regno Unito si fa sempre più alto, ma si potrebbe evitare grazie ai buoni rapporti tra il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il premier britannico Rishi Sunak. Intanto all’ospedale Bambino Gesù è tutto pronto per il possibile arrivo di Indi. Sarò l’esito dell’udienza di domani a decidere il destino della neonata.
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Paolo Gabriel Fasano