Giusto qualche giorno fa la Direzione comunale “GESTIONE DEL TERRITORIO” ha diramato l’Avviso per la manifestazione d’interesse a occupare, dietro concessione, un circoscritto specchio acqueo demaniale, nell’ambito portuale di Giovinazzo, da attrezzare con pontili galleggianti per la gestione privata di approdi di barche da pesca e da diporto.
Il Dirigente di Settore, l’ing. Carrieri, si è premunito, tuttavia, di dover segnalare, con un succinto preambolo al comunicato, che la procedura concessionale, avviata per recepire possibili adesioni, è esperita su precisa direttiva del governo cittadino, prodotta in atto di Giunta n. 222 del 10 ottobre 2023, avente, appunto, a oggetto: “Concessione di area in ambito portuale per la realizzazione e gestione di pontili galeggianti e posti di ormeggio”.
E, a specificazione di tanto, non si è limitato a un generico richiamo del deliberato giuntale, contenente l’istruzione a dar corso alla concessione portuale, ma ne ha, perfino, allegato copia del documento, insieme al fac-simile di domanda per concorrere all’eventuale procedura di gara.
Dalla formulazione dell’Avviso deduco, dunque, che il Dirigente mostra di avere consapevolezza che quella decisione, patrocinata dal Sindaco, in persona, dott. Sollecito, e dall’Assessore Depalo, di permettere a un privato di ricostituire i pontili, già installati, in via provvisoria, dal Comune nel 2008, poi rimossi, nell’estate 2022, su richiesta della Capitaneria di Porto, non è in linea con la vigente normativa della legge regionale n.17/2015 che disciplina la materia delle concessioni demaniali in ambito portuale.
Infatti, l’ultimo cap. del p.9 dell’art.5 di detta legge regionale sancisce il divieto assoluto di nuove concessioni demaniali in assenza di un piano regolatore portuale. E Giovinazzo non è stata giammai dotata di un piano regolatore dell’intera zona urbana dell’insenatura portuale. Si dispone, in scaffale, solo alcuni studi e rilievi tecnici, redatti da alcuni profesionisti cui, nel recente passato, è stato commissionato di formulare linee di indirizzo utili per una regolamentazione e l’utilizzo degli spazi portuali e per una previsione di mobilità interna, agli stessi, come anche di servizi di approdo e relative prestazioni complementari.
E, come ho avuto modo di evidenziare con altro mio articolo del 5 gennaio scorso dal titolo: “Un nuovo incarico progettuale per il porto di Giovinazzo”, va dato atto all’ing. Carrieri, che proprio a fronte dell’incombente decisione politica di ricostruire i pontili da parte di operatori privati, abbia, subito, commissionato all’arch. Paolo A.M. MAFFIOLA la redazione del Piano Regolatore del Porto, dietro compenso di € 25.376,00 (D.D. n.221 del 15 decembre 2023).
E’ strano, però, che non abbia voluto attendere la presentazione del Piano Regolatore e la sua adozione di spettanza del Consiglio Comunale. Ha provveduto, invece, d’ufficio, avvalendosi del consulto di un esperto di opere marittime (dott. Pietro Bianco), a delimitare gli spazi portuali fruibili da parte di terzi e, quindi, a procedere, sollecitamente, con l’avvio della procedura concorsuale per l’assegnazione degli stessi, mediante manifestazione d’interesse.
Ne è conseguita così la pubblicazione dell’Avviso, appena menzionato, utile alla ricognizione di possibili soggetti disposti ad assumere, in proprio, la zona demaniale per infrastrutturarla a impianto di approdo per natanti di piccola dimensione.
Si è messo, dunque, in moto il procedimento concessorio del bene demaniale marittimo senza che sia vigente una specifica disciplina che fissi spazi portuali disponibili e relative clausole e norme tecniche di utilizzo degli stessi da parte di privati.
Com’è possibile che per un verso l’Ufficio comunale si attivi per acquisire uno strumento regolatorio per la fruibilità delle aree portuali e la gestione dei servizi di ormeggio e, al tempo stesso, circoscriva le aree portuali disponibili con l’obiettivo di darle in concessione a privati per la gestione di posti barca?
Il fatto in sè non può che indurre a supporre che ci siano pressanti insistenze perché ci si arrivi, quanto prima, all’aggiudicazione di quegli spazi marittimi, contraddistinti nell’allegata piantina all’Avviso, per dar corso con urgenza alla ricostruzione privata dei pontili galleggianti e alla loro gestione da parte di operatori terzi.
Insomma si corre il rischio che, nel giro di qualche mese, si ripeta una situazione analoga a quella cui si è assistiti la primavera scorsa quando si è arrivati a fare concessioni demaniali sulla linea di costa del lungomare di ponente per realizzarvi le cosiddette Spiagge Libere Attrezzate, senza un valido Piano delle Coste, regolarmente adottato dal Consiglio Comunale e Approvato dalla Giunta Regionale.
Anche in quel caso quelle concessioni demaniali furono disposte dal Sindaco Depalma con atto deliberativo n.11 del 30.01.2020, e imposte alla Direzione gestionale per l’attivazione di servizi di balneazione, indipendentemente dal Piano Comunale delle Coste, la cui primaria stesura è stata sottoposta a rivisitazione, sempre a cura dell’arch. Maffiola, incaricato allo scopo nel dicembre 2022.
Resta, tuttavia impressionante come sia divenuta prassi gestionale quella di affidare incarichi di pianificazione urbana a tecnici di settore e, a distanza di qualche mese, dar corso a concessioni amministrative finalizzate a creare insediamenti di strutture non sempre coincidenti con le visioni di sviluppo infrastrutturale previsionate dal professionista incaricato della pianificazione. Senza dire che, tra l’altro, dette opere su aree pubbliche in concessione si realizzano fuori da ogni valutazione di piano la cui competenza funzionale è del Consiglio Comunale, unico organo investito dell’approvazione di strumenti di pianificazione.
Se si fa mente locale si rileva subito il procedere anomalo e contraddittorio dell’attività direzionale: –il 7 dicembre 2022 con D.D. n.174/2022 si dà incarico all’arch. Maffiola per la revisione Piano Comunale delle Coste // il 21 e 24 aprile 2023 si rilasciano concessioni marittime per l’installazione di Spagge Libere attrezzate;
–il 15 dicembre 2023 con D.D. n.221/2023 si affida all’arch. Maffiola la redazione del Piano Regolatore Porto // il 19 febbraio 2024 si pubblica l’Avviso d’interesse per l’avvio procedura concorsuale della concessione demaniale per la costruzione dell’approdo privato di imbarcazioni.
Credo, allora, corra l’obbligo che ci s’interroghi se possa considerarsi, corretta amministrazione, l’azione intrapresa per affidare a privati spazi portuali, disattendendo la normativa regionale che impone il rilascio di dette concessioni solo in presenza di un valido Piano Regolatore dell’intero Scalo.
Salvo che non si è portati a pensare che, come nella situazione di che trattasi, la condotta dell’organo gestonale, stante il formale imprimatur dell’autorità politica (D.G. n.222 del 10.10.2023), possa ritenersi scevra da eventuale responsabilità di violazione dei principi di legalità dell’azione amministrativa.
Giuseppe Maldarella