Centro di grande rilievo internazionale dal punto di vista economico, politico e culturale, Parigi si configura come una prestigiosa metropoli mondiale, che accoglie ogni anno 44 milioni di visitatori di svariate nazionalità. Nella classifica “Top 100 city Destinations Index” del 2023, volta a confrontare turismo, sostenibilità e prestazioni economiche di numerose località, si è classificata in cima alla lista: la densità di stili architettonici, dal gotico medievale al Rinascimento, passando per il Neoclassico e l’Art Nouveau, unitamente alla ricchezza di siti culturali come musei, monumenti ed edifici sacri, le conferisce un fascino oltre ogni epoca, proponendo a genti da tutto il mondo un articolato sunto di storia dell’Occidente.
Pur trattandosi di una capitale, non dilaga il degrado, a differenza di qualche spiacevole esempio sullo scenario europeo, ed è piacevole osservare la notevolmente maggiore integrazione culturale promossa dallo Stato da decenni.
Tuttavia, l’Economist avrebbe inserito Parigi fra le 10 città più costose del Pianeta; ma siamo certi che un viaggio in Francia possa rivelarsi tanto caro?
No, o, meglio, solo in parte. Innanzitutto è bene ricordarsi che in qualità di turisti si tastano dal punto di vista economico prettamente i servizi ad hoc per i visitatori e non il costo della vita in sé (prezzo delle abitazioni, tasse etc.) e, ancora, che la qualità delle prestazioni pubbliche offerta in Francia è altissima: dai trasporti pubblici efficientissimi alle zone urbane piuttosto pulite e sicure. Inoltre, i cittadini o residenti permanenti dei Paesi membri dello Spazio Economico Europeo (UE, Norvegia, Islanda e Liechtenstein) al di sotto dei 26 anni godono dell’accesso gratuito a tutti i musei statali e ai monumenti nazionali francesi, fatta eccezione per la Tour Eiffel, che, però, si può visitare comunque con agevolazioni se appartenenti a tale fascia e che, a mio giudizio, non è essenziale visto il costo non esiguo e la gratuità di altre viste mozzafiato, come quella da Montmartre e dall’Arco di Trionfo.
Dunque, prenotando un volo con una compagnia low-cost e alloggiando in ostelli o catene di hotel niente affatto dispendiosi in rapporto alla stessa Italia, è possibile vivere un’esperienza culturale valida e completa, soprattutto se non si tralasciano il Louvre, scrigno di arte da tutto il mondo, il Musée d’Orsay e il Musée de l’Orangerie, l’Arco di Trionfo, il Sacro Cuore, il Pantheon, il museo dell’Esercito e la Tomba di Napoleone. In aggiunta, la cucina francese offre numerosi street food, dalle crêpes salate e dolci alle quiches, torte salate, oltre alle numerose viennoiserie, cui si possono alternare ottime brasserie in cui assaggiare l’autentica cucina francese a prezzi modici, grazie peraltro all’assenza del costo del coperto e alla possibilità di fruire di acqua gratis domandando una “carafe d’eau”.
Maria Elide Lovero