I paesaggi geologici pugliesi in mostra al Consiglio Regionale

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La regione Puglia, con la sua superficie di quasi 20.000 chilometri quadrati e i suoi 865 chilometri di coste, presenta al suo interno una serie di differenti ambienti con caratteristiche fisiche anche molto distanti. Se nella parte settentrionale e nell’entroterra prevalgono aree collinari, lungo le coste e in area foggiana primeggiano le pianure, con la Capitanata che è una delle più vaste a livello nazionale.

Proprio i paesaggi pugliesi e, in particolare, quelli geologici sono al centro della mostra che ha sede all’interno della Sede del Consiglio Regionale, in via Gentile a Bari. I “Paesaggi geologici della Puglia” comprendono una serie di trenta fotografie scattate dai membri dell’Associazione Photo Digital Puglia di Casamassima. Tali immagini vogliono analizzare da un lato i molteplici aspetti della natura del territorio pugliese, dall’altro studiarne il rapporto di convivenza tra questi e l’attività umana.

Gli scatti variano da scenari marittimi, ad esempio fotografie della Baia delle Zagare a Mattinata, a scenari che, per la spettacolarità, ricordano i Canyon americani ma sono ambientati a Laterza.

La mostra, precedentemente esposta dal 5 al 14 novembre scorsi presso il Castello di Sannicandro di Bari, è stata inaugurata presso la Sede del Consiglio Regionale il 30 gennaio, e sarà visitabile gratuitamente dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 18.00.

Si tratta di aspetti del nostro territorio talvolta sottovalutati perché sempre sotto i nostri occhi, ma che testimoniano la ricchezza del nostro paesaggio naturale. L’Associazione organizzatrice, infatti, confida nell’ “auspicio che si crei una accresciuta consapevolezza della ricchezza e della bellezza del mondo che ci circonda, affinché questo patrimonio sia sempre più tutelato e salvaguardato”.

Sono proprio i luoghi che, con la loro diversità e unicità, riescono a raccontare in maniera spettacolare e scenografica la storia dell’evoluzione geologica dell’ambiente, e di come questo sia variato nel corso di milioni di anni per raggiungere l’attuale conformazione.

Ciò deve metterci anche in guardia da eventuali comportamenti che potrebbero danneggiare o impedire la conservazione di tali ambienti, magari perché mossi da esigenze economiche che, specie nella stagione estiva, vanno a cozzare con le esigenze di salvaguardia (si pensi alla questione delle dune costiere a Polignano e in Salento).

Le fotografie sono state realizzate da: Pietro Amendolara, Domenico Belfiore, Rino Biccario, Francesco Paolo Binetti, Gianni Cipri, Cesare Pasquale Labate, Anna Lisi, Antonio Nitti, Matteo Pappadopoli, Rocco Pedone, Gianni Scagliola, Angelo Tedeschi, Michele Tedeschi, Antonella Taurino.

Giuseppe Mennea

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