Da qualche giorno sono presenti in piazza Leichardt e sui lungomari, come anche all’interno della villa comunale, alcuni contenitori per la raccolta differenziata di rifiuti, cosiddetti “da passeggio”. Hanno un design particolare, ideale per essere impiantati in piazze, cortili, parchi e spazi pubblici. Sono, infatti, composti da un paletto di sostegno in tubo tondo cui sono ancorati tre cestelli di metallo grigio, provvisti di relativa copertura sempre in metallo, però di colore diverso (verde – giallo – grigio), utile a invitare a depositarvi distintamente il rifiuto di piccolo taglio. All’interno dei cestelli, corredati fuori con etichetta che riporta lo stemma cittadino, dovrebbero esserci sacchetti di plastica di diverso colore, corrispondente a quello dei tettucci dei tre contenitori. I coperchi sembrano essere di facile rimozione in modo da permettere il loro sollevamento e, quindi, il prelievo del sacchetto con i rispettivi rifiuti e la loro sostituzione giornaliera. Tanto dovrebbe invogliare, tutti quanti noi, anche i più giovani, a depositare il rifiuto, secondo la sua materiale costituzione, nel cestello giusto, secondo che trattasi di vetro, plastica, o di oltra natura. In tal senso dagli Amministratori, all’atto dell’installazione di questi nuovi apparati, è stato rivolto l’invito alla cittadinanza a collaborare in questa direzione allo scopo di poter incrementare il trattamento differenziato anche dei rifiuti di cui si ha bisogno di liberarci quando si è fuori casa.
Per la verità questi apparati per il recupero diverso di rifiuti non sono nuovi, come si è voluto far credere, sono già da qualche tempo diffusi, proprio dello stesso tipo, anzi perfino a quattro cestelli, nelle stazioni ferroviarie e presso diversi piazzali aeroportuali e anche nei parchi di grandi città. E, per la verità, qualcosa di questo genere era stato già sperimentato proprio sul piazzale Leichardt e lungo tutto il percorso sotto la muraglia orientale, già nll’estate 2017, con la ristrutturazione urbanistica dell’intera area che costeggia la linea di levante fino alla cala San Spiriticchio. Solo che detti contenitori, in ferro di una certa dimensione, presentavano due vasche di raccolta. comè ben visibile dalla foto qui riportata. Tuttavia, hanno funzionato da sempre come se fosse un unico trespolo, tant’è che all’interno è posizionata una sola grossa sacca di plastica nera cui vengono deposti rifiuti di ogni genere, specie d’estate, quando si consumano sul lungomare vivande prelevate presso i tanti punti di ristoro funzionanti in loco.
Ritengo che stessa sorte faranno i nuovi apparati con i tre scompart, da poco impiantati, ancorchè hanno ben evidente sul coperchio l’indicazione della natura del rifiuto cui sono proposti per il deposito. E, di fatto, ancorchè ci si serva di buste di plastica diverse per ciascun tipo di rifiuto, all’atto del ritiro, l’addetto alla spazzatura delle strade le svuota nei grossi sacchi di plastica di cui è dotata la motoretta di servizio, a sua disposizione. Detto veicolo pare attrezzato, appunto, di ampie sacche di plastica nera cui si immette l’immondizia che si preleva dai contenitori di rifiuto da passeggio e anche di quant’altro può essere sparso per terra o che si trova negli angoli dei giardinetti e delle piazze; angoli che non vengono raggiunti e ripuliti dal sistema meccanizzato di spazzatura delle strade. Sicchè quanto depositato in modo differenziato nei distinti contenitori rischia di finire nel sacco di raccolta promiscua dei rifiuti. Per cui, poco giova raccomandare i cittadini di depositare correttamente negli appositi cestelli i rifiuti se poi il tutto verrebbe trattato come immondizia indifferente.
Ma, quel che fa specie, sono i casi, sempre più frequenti, di uso improprio di detti cestini, in cui vengono inseriti (o lasciati nelle immediate vicinanze) rifiuti di ogni sorta, compresa la defecazione canina, a scapito dell’igiene e del decoro delle aree pubbliche.
A nulla pare serva l’appello al senso civico dei cittadini, affinché i cestini stradali siano correttamente utilizzati soltanto per conferire i piccoli rifiuti “da passeggio”, come carte di caramelle, pacchetti di sigarette, piccole lattine o bottigliette. Depositare i rifiuti (domestici e non) nei pressi dei cestini è equiparato all’abbandono di rifiuti, quindi è un reato e come tale è sanzionabile.
Non si può consentire di depositare rifiuto domestico nei cestini per rifiuti di strada perché:
– sono di scarsa capienza, servono solo per depositarvi piccoli rifiuti;
– i rifiuti domestici sono raccolti con il sistema porta a porta, ciò permette di riciclare molti materiali recuperarli e riutilizzarli con guadagno sia ambientale (meno rifiuto prodotto) sia economico;
– il materiale depositato nei cestini, come si è evidenziato, diventa indifferenziato, nel senso che non viene riciclato e ha un costo per la comunità.
E, a questo proposito, non si può fare a meno di segnalare che, stando all’ultima statistica di Legambiente Puglia, circa i Comuni ricicloni 2023, Giovinazzo non appare, almeno tra quelli costieri, che registrano una maggiore percentuale di raccolta differenziata. Secondo l’ultimo report, infatti, solo la comunità di Volturno (FG) risulterebbe essere l’unica realtà pugliese “Rifiuti Free”, ossia che annovera una percentuale di raccolta differenziata maggiore del 65%, ed una quantità di secco residuo minore del 75% Kg./anno/abitante.
Giuseppe Maldarella