Il 16 aprile 1071 Bari viene definitivamente conquistata da Roberto il Guiscardo, dopo una strenua lotta con i Bizantini del Catepanato d’Italia. Si tratta di una giuntura storica ricordata come “Assedio di Bari” e fondamentale per le sorti della penisola.
A partire dal 1060, i Normanni, mentre miravano alla Sicilia allora in mano agli Arabi, minacciavano gli ormai ridotti possedimenti bizantini in Puglia. Per tale ragione diverse truppe di Normanni di stanza in Sicilia furono richiamate ed impiegate per assediare la città di Otranto.
In seguito il 5 agosto del 1068 Roberto il Guiscardo assediò Bari, dove coabitavano un partito filobizantino ed uno schieramento filonormanno; lo schieramento favorevole ai Bizantini prevalse tanto che fu inviata una ambasceria a Costantinopoli per richiedere sostegno militare. Durante l’assedio, i Baresi chiusero le porte della città e scacciarono a lungo i Normanni dalle mura; in risposta, Roberto il Guiscardo bloccò il porto di Bari con un ponte fortificato, affinché la città non potesse più ricevere rifornimenti, il quale, però, fu presto abbattuto dai bizantini. Ciononostante in città dilagavano fame e povertà, per cui fu progettato dal catapano Avartutele l’omicidio di Roberto, che tuttavia fallì miseramente. Poiché l’impero d’Oriente era anch’esso in un frangente politico-militare difficile, poté assegnare in soccorso di Bari soltanto venti navi, che furono rapidamente sbaragliate dalla potenza Normanna.
Con la consegna di Bari ai Normanni, vera catastrofe per l’impero, si profilava per i bizantini un periodo arduo, giacché la loro dominazione secolare in Italia terminava definitivamente e, nel medesimo anno, i loro possedimenti in Asia Minore divennero di dominazione turca.
Maria Elide Lovero