Elizabeth Blackwell è stata la prima donna laureatasi in medicina, malgrado lo stupore e il disappunto circostante.
Nata in Inghilterra nel 1821 e trasferitasi in giovane età in America, dopo la morte del padre iniziò a lavorare come insegnate per sostentare la famiglia, professione che, a detta sua, non soddisfaceva il suo intelletto e la vocazione religiosa. Una conoscente in punto di morte dichiarò che si sarebbe sentita più a suo agio se assistita da un medico donna, incoraggiandola ad intraprendere tale percorso giacché dotata delle potenzialità necessarie; tuttavia, la condizione economica difficile, l’assenza di un’esperienza medica e della conoscenza di latino e greco, posero ostacoli alla sua impresa.
Decise, dunque, di trasferirsi presso un medico per acquisire le abilità necessarie attraverso la pratica, la consultazione di volumi di medicina a disposizione e l’apprendimento dei rudimenti di latino e greco, in concomitanza all’insegnamento che fungeva da fonte di reddito.
Le prestigiose scuole di medicina americane si mostrarono restie nell’ammettere una donna, fatta eccezione per il Geneva Medical College di Geneva, sito nello stato di New York, che ne accettò la candidatura. Ivi giunse il 6 novembre 1847, ma, nonostante l’effettiva ammissione, in molti, sia studenti sia cittadini locali, la evitavano, reputandola priva di senno e morale; similmente i docenti provavano un visibile imbarazzo nel tenere in sua presenza le lezioni di anatomia riproduttiva. Ella, però, con coraggio e caparbietà riuscì ad affermare i propri diritti ed ottenere il rispetto e stima generali. Nella cittadina si dedicò ai malati più poveri e ai migranti affetti da tifo, malattia su cui incentrò la propria tesi, la quale riscosse tanto successo accademico da essere pubblicata sul Buffalo Medical Journal. Le reazioni collettive al suo conseguimento del diploma di laurea furono neutrali o positive, salvo da parte di una schiera di medici contrariati.
Elizabeth sognava di raggiungere l’Inghilterra e Parigi per accrescere la propria esperienza: lavorò, infatti, presso l’ospedale La maternité, riservato alle partorienti, e il St. Bartholomew’s Hospital di Londra. Fece, quindi, ritorno negli Stati Uniti nel 1851, desiderosa di aprire un proprio studio, ma si occupò di diffondere prevenzione e formare le donne in ambito sanitario. Nel 1857 aprì il New York Infirmary for Indigent Women and Children, dedicato a donne e bambini indigenti, e poco dopo istituì un college di medicina chiamato Woman’s Medical College of the New York Infirmary.
Nel 1869 Elizabeth Blackwell partì per l’Inghilterra e collaborò per organizzare la National Health Society e dove creò la London School of Medicine for Women. Ricevette, infine, la nomina di Professore di Ginecologia al London School of Medicine for Children. Morì nel Sussex nel 1910.
Maria Elide Lovero