Luca Guadagnino, il regista pop italiano del momento

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Ne sentiremo parlare molto da qui a parecchio tempo. Sto parlando del regista italiano Luca Guadagnino che in questo momento sta cavalcando l’onda del successo. Ma, se la sua fama è cresciuta con “Chiamami con il tuo nome”, è bene sapere che prima di questo film, il Guada non fosse affatto sconosciuto al grande pubblico né tanto meno non acclamato. Certo, nel 2017 il film tratto dal romanzo omonimo di André Aciman si è guadagnato la giusta accoglienza agli Oscar (vincitore del premio per la miglior sceneggiatura non originale), ma anche prima la filmografia di Guadagnino vede pellicole da lui dirette come “A bigger splash” che si rifà liberamente al cult “La piscine” con Alain Delon, Romy Schneider e Jane Birkin, o “Suspiria”, remake dell’omonimo film di Dario Argento. Da sempre i suoi film sono accurati anche nelle scelte delle case di moda e delle colonne sonore: Sufjan Stevens fu quasi costretto ad esibirsi durante la magica notte degli Oscar con “Mystery of love”, candidata a miglior canzone originale.
In questi giorni è nella sale “Challengers” il suo nuovo film che, se non fosse stato per gli scioperi di Hollywood dell’anno passato, avrebbe inaugurato la scorsa edizione della Mostra cinematografica di Venezia (a prendere il suo posto è stato l’italiano “Comandante” che non ha reso onore a questo compito). Tuttavia, si vocifera già una possibile presenza di Guadagnino a Venezia 81 con “Queer”, come si è lasciato sfuggire il direttore Alberto Barbera. I prossimi progetti includono ancora un adattamento di un romanzo (“Camere separate”) e un film con protagonista Julia Roberts.
In conclusione, Guadagnino non si è tradito ed è rimasto il regista pop dei videoclip di Paola e Chiara (“Vamos a bailar”) e dello scandaloso “Melissa P.”, chissà se è giunto il momento di apprezzarlo anche nel suo Paese natio.

Sofia Fasano

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