Cosa avranno mai il nuovo film di Luca Guadagnino “Challengers” con il cult di Ettore Scola “Dramma della gelosia (tutti i particolari in cronaca)”? Il tema del triangolo amoroso che, diversamente da quanto si potrebbe pensare, non è circoscritto alle produzioni più recenti, ma è presente spesso anche nel cinema d’autore per l’appunto.
Nel film più recente (lo trovate ancora in sala), la relazione tra i tennisti Tashi (Zendaya) e i due amici Art (Mike Faist) e Patrick (Josh O’ Connor) è proprio come una partita di tennis: uno scambio continuo di battute. Lei, infatti, ha smesso di giocare dopo un grave infortunio è ora è allenatrice del marito (Art) che si trova a sfidare in finale l’ex fidanzato della moglie, nonché suo storico migliore amico (Patrick). E se qui è tutto bene ciò che finisce bene, diverso è lo scenario conclusivo della pellicola di Scola.
Adelaide (Monica Vitti) e Oreste (Marcello Mastroianni) intrecciano una relazione quando lui è ancora sposato. Quando lei e Nello si innamorano (galeotta fu una pizza a forma di cuore), lui e Oreste sono già amici. La sua gelosia sfocia in violenza dapprima fisica, per cui Adelaide è ricoperta di lividi e torna ripetutamente malmenata al pronto soccorso, poi in ossessione psicologica per cui lei tenta il suicidio. Quando ancora non erano tempi in cui si parlava di femminicidio, Scola lo rappresentava sullo schermo: quello di Adelaide nel giorno del suo matrimonio con Nello Serafini da parte di Oreste.
Due donne divise in due ossimoricamente, due triangoli agli antipodi, due paradossi che non hanno nulla da spartire.
Sofia Fasano