In vista del Giubileo universale della Chiesa Cattolica che avrà inizio il 24 dicembre 2024, con l’apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro e che porterà in città 32 milioni di pellegrini, il Comune di Roma ha messo in progra
mma di realizzare oltre 200 opere per perfezionare servizi, percorribilità e aspetto della capitale. Verranno compiuti anche i restyling di alcune zone circostanti San Pietro, l’ammodernamento delle stazioni metro e la ristrutturazione delle pavimentazioni storiche. Il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano ha evidenziato l’importanza di trovare un equilibrio “tra tutela e modernizzazione del tessuto urbano”, garantendo la preservazione del patrimonio storico ed archeologico di Roma.
E proprio mentre si eseguivano i lavori per realizzare un sottopasso tra Castel Sant’Angelo e Via della Conciliazione, dagli scavi è riaffiorata una lavanderia del II secolo a.C., chiamata all’epoca “fullonica”. La soprintendente speciale Daniela Porro ci informa che la struttura, dove un tempo si lavavano i panni, si estendeva per 500 metri quadrati tra gli Horti di Agrippina e Domizia; sono stati rinvenuti, inoltre, reperti di notevole interesse etnologico e antropologico come, ad esempio, le vaschette in cui si pulivano i vestiti con l’urina.
Il sindaco Roberto Gualtieri ha affermato che la fullonica sarà visitabile nei giardini di Castel Sant’Angelo, mentre i reperti mobili verranno conservati nel museo nazionale della Mole. A tal fine, a partire dal 18 giugno la struttura di età romana dovrà rapidamente essere smontata e spostata in un deposito Anas affinchè le operazioni urbanistiche proseguano nei tempi programmati.
Maria Elide Lovero