Dopo oltre un anno, da quando si è verificato il crollo di un gran tratto di muro, in pietra locale, che delimita, a nord-ovest, la terza Zona sepolcrale del Camposanto, la Giunta comunale ha approvato, con Delibera n.100 del 7 giugno scorso, l’intervento per il suo ripristino e consolidamento statico. Il progetto, dall’importo complessivo di ben € 574.000,00, è stato prodotto dalla 1^ Direzione, “Sezione Patrimonio”, e consegnato all’organo politico che l’ha approvato, per quanto attiene l’aspetto tecnico ed economico. Cioè a dire, che l’opera, allo stato, è nella fase di compiuta previsione tecnico-progettuale, ma è priva del necessario finanziamento. Per la qual cosa non si potrà procedere alla sua realizzazione, fin tanto che non si trovino le risorse per far fronte al considerevole costo, risultante dalle voci di spesa, anche queste validate dall’Esecutivo.
Mi è parso opportuno fare qualche considerazione a riguardo.
Una prima, appunto, ha a che vedere alle modalità cui la proposta di progetto è stata posta all’esame e alla conseguente decisione della Giunta, nella circostanza ridotta a solo tre Assessori, anziché cinque, oltre al Sindaco. Non è casuale, che questo intervento sia giunto al vaglio politico mediante il particolare format procedurale che caratterizza, per lo pù, i progetti di competenza della 1^ Direzione, in ispecie quelli che attengono alla gestione e manutenzione di un ambito della patrimonialità/demanialità dell’Ente. E, infatti, diversamente da tutte le altre prospettazioni di opere pubbliche che sono preordinate, invece, della 3^ Direzione, Sezione “LL.PP”, non c’è stata la consueta relazione deliberativa del progetto da parte dell’Assessore ai Lavori Pubblici a Sindaco e ai suoi colleghi. La velina della delibera sottoposta alla valutazione della Giunta, è stata formalizzata a cura del Dirigente, arch. Turturro, ed è stata letteralmente e integralmente assunta come nota relazionale al dispositivo giuntale che, quindi, si termina con la mera approvazione del progetto con gli allegati tecnici e cartografici e relativo quadro economico che ne definisce il costo dell’intervento. Quasi che il progetto non sia stato, per niente, visionato, precedentemente alla seduta giuntale, dal dott. Depalo che, oltre ad avere la delega assessorile ai “LL. PP”., ha anche quella al “Patrimonio”, nel cui ambito gestionale il progetto è stato approntato e verificato a norma dell’art.42 del nuovo codice dei contratti pubblici.
E, dunque, in assenza di una prospettazione di giudizio positivo, circa la necessità dell’intervento, a voce dell’Assessore Depalo, la determinazione ad approvarlo trova fondamento nel solo recepimento del “parere di regolarità tecnica” rilasciato dal Dirigente proponente il progetto. Come pure rilevante risulta, ai fini della valenza dell’atto deliberativo, il generico richiamo normativo cui il collegio deliberante si appella di non potersi sottrarre a detta incombenza, essendo stato chiamato, in via amministrativa, a dover esercitare, sulla proposta progettuale, il potere decisionale di merito che è proprio per legge (art. 48 del D.Lgs. n.2672000). Potestà discrezionale, quella della Giunta, di approvare i progetti che comportano impegni di risorse economiche, perché esorbita chiaramente le funzioni di spettanza del dirigente dell’Unità che, nel caso di specie, com’è prassi procedimentale, ha richiesto l’avallo all’operazione di ripristino della cinta cimiteriale, conformemente alle carte tecniche fornite all’organo politico.
E, sempre nel tratto dispositivo del deliberato, che riporta l’assenso della progettazione, la Giunta ha ravvisato l’eventualità che, per l’esecuzione dei lavori approvati, si possa intervenire, a fasi successive, comunque, funzionali. Dato l’impegno economico, i decisori politici avranno supposto che la ricostruzione del muro possa essere condotta mediante distinti lotti di appalto, successivi nel tempo, secondo le disponibilità economiche che potranno essere di volta in volta reperite in bilancio.
Pare strano che il consolidamento statico di una fabbrica pericolante, peraltro sotto tutela normativa della legge n.42/2004, possa portarsi a termine a più riprese, magari solo in due lotti funzionali ma distanziati nel tempo. E’ da rilevare, infatti, che l’intervento è rivolto particolarmente ad arrestare il processo di crollo, che potrebbe ripresentarsi nuovamente in caso di precipitazioni abbondanti, non essendo state attuate adeguate misure provvisionali di contenimento del fenomeno.
Per contro, la Giunta, nonostante non sussista, al presente, alcuna possibilità di intraprendere una qualche azione, in assenza assoluta di finanziamenti, ha deliberato anche l’immediata eseguibilità del dispositivo con il classico richiamo al 4° c. dell’art. 134 del D.Lgs. n.267/2000. Naturalmente, com’è solito, per tutte le delibere di Giunta, come di Consiglio, che sono sempre adottate con urgenza, non è indicata quale sia la ragione per cui si è inteso dare la connotazione di immediata esecutività alla decisione presa.
L’altra considerazione è che il progetto approvato è l’ennesimo intervento che il dott. Sollecito, ormai al terzo anno del suo mandato, tiene ad annoverare nel carnè delle opere pubbliche da farsi, senza però indicare ove attingere le relative risorse economiche per attuarle. Si augura forse che si prospettino nuove opportunità per beneficiare di fondi che metterà a disponsizione la Regione. Certo è che l’impegno finanziario occorrente non è di poco conto.
Per la cronaca li indico qui di seguito a scanso di equivoci gli interventi approvati senza che siano state date indicazioni delle posibili fonti di finanziamento cui attingere:
-Riqualificazione anche con intensificazione del verde urbano dei lungomare di ponente e levante – D.G. n. 242 del 18.10.2023, importo € 691.000,00;
-Intervento di riqualificazione dell’area compresa tra via delle Filatrici e via degli Scalpellini – D.G. n.18 del 30.01.2024, importo € 270.000,00;
-Intervento di realizzazione del mercato ortofrutticolo giornaliero – D.G. n.69 del 23.04.2024, importo € 1.450.000;
-Intervento di realizzazione del Comando di Polizia Urbana – D.G. n.70 del 23.94.2024, importo € 1.800.000,00;
-Rotatoria Stradale dell’area antistante al sottopasso di via Bitonto – D.G. n.72 del 7.05.2024, importo € 31.735,24
Senza voler richiamare altri interventi privi di copertura, tra cui spicca il più clamoroso: la realizzazione del parcheggio pubblico e relativa zona a verde lungo l’asse stradale di via Torre del Ciuccio, per un importo di oltre € 200.000,00 – D.G. n. 20 del 14.02.2018.
Quanto poi al Cimitero le manutenzioni di quell’impianto, non riguardano solo le opere di ricostruzione della cinta muraria esterna di ponente, ma anche interventi di restauro consevativo delle coperture dei sepolcreti lungo la parete di confine della storica Zona II°. Dalle foto accluse si poptrà notare quanti alberi di fico si sono radicati lungo la copertura dei sepolcreti su quella struttura di confine tra la II° e III° Zona cimiteriale e che sono causa di infiltrazioni di acque meteoriche che poi causano crolli.
Forse con la prossima stagione si potranno raccogliere anche fichi da quegli arbusti per quanto appaiono floridi.
Giuseppe Maldarella