È sorta a Bari una realtà innovativa per tutelare la salute mentale e dare voce a chi sente di non averla: l’associazione di promozione sociale Univox Aps, infatti, ha portato a compimento un progetto ideato sui social media durante la pandemia e portato avanti con determinazione da degli studenti universitari. La finalità principale consiste nel trattare temi spesso trascurati per imparare ad affrontarli senza vergogna e timore, quali, ad esempio, i disturbi del comportamento alimentare, l’autolesionismo e, in generale, tutte le problematiche che inficiano il benessere psico-fisico individuale.
La presidente di Univox Aps Serena De Sandi ha affermato, infatti, che appariva necessaria la creazione di un luogo dove giovani e adulti potessero esprimersi liberamente e trovare supporto nel dialogo, nella condivisione dei propri vissuti difficili e in un gruppo di volontari e esperti disponibili a offrire il proprio sostegno. A tal fine è garantita la presenza di psichiatri, psicologi, nutrizionisti, docenti ed educatori, nel tentativo di far fronte a difficoltà che minano la serenità interiore e proporre degli strumenti per gestire al meglio alcuni ambiti cruciali della vita: dalle preoccupazioni per il futuro del pianeta, all’educazione e formazione dei più giovani sino all’aspetto culturale, che viene curato attraverso dei laboratori ricreativi.
La spinta a realizzare il progetto è giunta nel 2022: a seguito di un’indagine condotta da Ipsos riguardo la salute mentale su un campione di 11 mila individui originari di 11 paesi diversi, si è rilevato che l’Italia rappresenta, assieme al Giappone, la nazione in cui vi è la più bassa percentuale di persone che si dichiara in uno stato di benessere psicologico.
Il progetto è nato su Instagram nel 2022 e da allora è arrivato a contare oltre 70 volontari che donano il loro prezioso contributo, per il quale non è necessario, a detta della presidente Serena De Sandi, avere particolari competenze se non il desiderio di contribuire al benessere complessivo dell’essere umano all’interno della propria comunità. Ha affermato, inoltre, che nella scuola, in quanto luogo cardine per lo sviluppo della persona, “c’è ancora molto da fare a livello di accettazione e di promozione della salute, intesa non solo come mentale e fisica, ma anche e soprattutto, sociale. Creare luoghi di associazione è fondamentale, perché se si cura una persona a livello mentale bisogna anche equipaggiarsi per mantenere un livello di socialità alto”.