Villa Pignatelli: edificio neoclassico sulla riviera di Chiaia

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A Napoli, sulla riviera di Chiaia, sorge un importantissimo esempio di architettura neoclassica in suolo partenopeo. Si tratta della Villa Pignatelli, che col suo parco ospita il Museo Principe Diego Aragona Pignatelli Cortes e il Museo delle carrozze.

La villa venne costruita per conto degli Acton, una famiglia originaria dell’Inghilterra che ebbe tra gli esponenti John Francis Edward Acton, primo ministro del Re Ferdinando I delle Due Sicilie. Dopo la morte di Acton, però, la proprietà venne acquistata dai Rothschild, famiglia di celebri banchieri tedeschi, che rimasero a Napoli fino all’Unità d’Italia.

Successivamente e definitivamente, la villa divenne dimora dei Principi Pignatelli di Monteleone, che la donarono allo Stato italiano nel 1955. Oggi è sede, come detto, di alcuni musei ed è liberamente visitabile.

La villa ricorda per aspetto e colori una domus pompeiana a pianta quadrata, con un portico d’ingresso in stile dorico. L’ingresso posteriore, pensato per accedere all’edificio direttamente in carrozza, guarda direttamente verso le scuderie della tenuta, che ospitano una serie di carrozze e paramenti usati dai principi Pignatelli, collezionisti di veicoli.

Gli interni hanno parzialmente mantenuto la forma originaria, poiché il piano superiore, che ospitava le camere da letto e le stanze private della famiglia, sono state completamente modificate al momento della donazione e ospitano il museo della fotografia.

Il piano terra, diversamente, si è completamente conservato, mantenendo il ricco aspetto originario e il mobilio d’epoca. Tra le stanze principali, raggiungibili tramite un vestibolo circolare, si segnalano la stanza delle armi, il salone delle feste e lo straordinario salotto rosso, che rappresenta il centro ideale dell’intero edificio.

Questa presenta un’allegoria dell’Architettura sul soffitto e ricchissime decorazioni a stucco bianco e oro risalenti all’epoca Rothschild. I mobili sono di fattura napoletana e francese.

Si accede poi alla sala verde, che ospita una ricca collezione di porcellane di Capodimonte e la Biblioteca, in stile neorinascimentale, che fungeva anche da sala da biliardo. La sala azzurra, infine, era l’ambiente destinato alla cura degli ospiti, uno dei pochi ad aver conservato l’aspetto originario ottocentesco.

Nella parte frontale si trova la veranda neoclassica, che ospita alcune sculture ottocentesche di impronta neoclassica.

Giuseppe Mennea

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