Michio Kaku, famoso fisico teorico statunitense giapponese di seconda generazione e noto per il libro La fisica dell’impossibile, ha discusso ampiamente il concetto di viaggio nel tempo. Egli suggerisce che le basi teoriche per il viaggio nel tempo siano state delineate, in particolare attraverso le teorie della relatività generale, attuale teoria fisica della gravitazione, e della meccanica quantistica, teoria fisica che descrive il comportamento della materia, della radiazione e le reciproche interazioni, con particolare riguardo ai fenomeni caratteristici della scala di lunghezza o di energia atomica e subatomica.
Secondo queste teorie, alcune soluzioni alle equazioni della relatività generale di Einstein permettono la possibilità del viaggio nel tempo. Tra questi concetti figurano i wormhole e la deformazione dello spaziotempo. Tuttavia, Kaku sottolinea che, sebbene la base teorica possa essere compresa, l’implementazione pratica rimane una sfida enorme.
L’ingegneria necessaria per creare e stabilizzare un wormhole, ad esempio, comporterebbe condizioni e materiali ben al di là delle nostre attuali capacità tecnologiche. Non si tratta solo di un problema ingegneristico nel senso di dover costruire una macchina; richiede progressi nella nostra comprensione della fisica e lo sviluppo di tecnologie completamente nuove.
Insomma, aspettiamo la nascita dei nostri Tony Stark e Scott Lang per viaggiare nel tempo o entrare nel mondo quantico fisicamente. Se in futuro riusciremo nell’impresa vorrà dire che qualcuno dal futuro ha permesso che tutto ciò che stiamo vivendo accadesse.
Francesco Saverio Masellis