Siviglia interromperà le forniture d’acqua agli alloggi turistici abusivi

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La città di Siviglia, capoluogo dell’Andalusia in Spagna, negli ultimi anni ha visto un incremento di turisti e un conseguente aumento delle soluzioni volte ad ospitarli. Tuttavia, le stime municipali suggeriscono che vi sono 5 mila appartamenti affittati illegalmente come alloggi per turisti per brevi periodi di tempo; ad essi, scoperti grazie ai siti online, il comune di Siviglia progetta di bloccare le forniture d’acqua corrente.
Recentemente i residenti hanno lamentato numerose problematiche derivanti dall’eccessivo afflusso di visitatori, quali, ad esempio, il sovraffollamento delle zone centrali e la mancanza di case in affitto a lungo termine. Fra le 5 mila sistemazioni irregolari per viaggiatori, alcune erano state registrate correttamente presso il comune, ma non rispettano la norma secondo cui gli appartamenti possono essere solo al piano terra o primo piano, altre, invece, non erano state neanche registrate.
Nella giunta comunale, però, è presente una linea d’opposizione che sostiene l’inutilità delle misure, giudicate difficili da applicarsi, e critica il rigetto da parte delle giunta della proposta d’opposizione di interrompere le concessioni di licenze agli alloggi turistici. Anche l’associazione di residenti Iniciativa Ciudadana Sevilla, contraria al turismo di massa nella città di Siviglia, considera limitata l’efficacia del provvedimento, ma contesta allo stesso tempo al Partito Socialista di aver favorito nei precedenti mandati lo sviluppo del turismo di massa.
A giudizio dello stesso Partito Socialista (PSOE), il progetto del comune circa l’interruzione dell’acqua corrente potrebbe non essere legale se la fornitura viene pagata regolarmente dagli utenti. Ciononostante, il comune ha negato il reato, menzionando il parere dei consulenti legali da loro coinvolti.
Al giorno d’oggi un problema analogo si riscontra anche in Italia: un esempio è rappresentato da Firenze, dove la nuova sindaca Sara Funaro vorrebbe bandire la piattaforma Airbnb dal centro storico, trovando però l’opposizione di alcuni politici, fra cui la ministra Daniela Santanchè, secondo cui “chi possiede una casa può farne ciò che vuole”, a patto che vengano apportate delle modifiche al sistema degli affitti brevi, evidentemente all’origine di svariati problemi nel territorio.
Maria Elide Lovero
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