“La legge è uguale per tutti”: Cheikh Lo, immigrato regolare

Non uno qualunque, neanche tra gli italiani.

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“Vivo in Italia da 20 anni, sono un venditore ambulante in regola. Ho partita Iva, batto lo scontrino per ogni articolo. Ho comprato anche il registratore di cassa. Non voglio essere un venditore abusivo. In spiaggia restano tutti sorpresi, mi dicono <<Bravo, bravo>>, dicono che sono una rarità, ma io faccio solo quello che è giusto. Penso che, se in quel bar fanno lo scontrino allora anche io lo devo fare.

La legge è uguale per tutti.” parole di Cheikh Lo a Repubblica, venditore ambulante sulle spiagge, 57 anni ben portati, sia padre che nonno.

Lo d’inverno abita a Treviso dove, peraltro, ogni settimana si reca per fare il pieno di merce che poi rivende a una clientela spesso consolidata, che lo conosce, lo saluta, chiacchiera con lui del più e del meno o dei massimi sistemi e non di rado gli chiede un articolo nuovo che molto spesso l’ambulante nel giro di un paio di giorni consegna.

In spiaggia batte lo scontrino per qualsiasi articolo venduto, anche accendini, fa la chiusura a fine giornata e paga le tasse al termine dell’anno. Un uomo che vive con dignità chiede solo lavoro e rapporti umani; alla sera i suoi pensieri vanno alla moglie e ai figli a cui invia periodicamente denaro per mantenersi, un grande esempio di civiltà per italiani e non solo, nel rispetto della legge del paese che lo ha accolto.

Francesco Saverio Masellis

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