Chi avrebbe mai detto che i Romani, oltre a essere abili ingegneri e guerrieri, fossero anche dei veri e propri pionieri dell’igiene pubblica?
Scavando tra le rovine dell’antica Roma, gli archeologi ci offrono uno spaccato di vita quotidiana che spesso supera le nostre aspettative. E quando si parla di servizi igienici, i Romani ci sorprendono ancora una volta.
Nell’antica Roma, le latrine non erano semplici servizi igienici, ma veri e propri luoghi di aggregazione. Immaginatevi delle lunghe gallerie, con sedili in marmo disposti uno accanto all’altro. Qui, romani di ogni ceto sociale si ritrovavano per soddisfare i loro bisogni, creando un’atmosfera quasi conviviale.
Ma l’aspetto più sorprendente è l’attenzione che i romani dedicavano all’igiene. Al posto della carta igienica, utilizzavano delle spugne marine montate su un bastoncino, che venivano poi immerse in un recipiente d’acqua. E per garantire un ambiente pulito, le latrine erano dotate di un sistema di canalizzazione che convogliava le acque reflue verso le fognature.
La rete fognaria romana era un’opera ingegneristica di grande complessità, che superava di gran lunga le infrastrutture di molte città moderne. E le latrine pubbliche erano solo una parte di questo sistema, a dimostrazione di come i Romani avessero una concezione dell’igiene molto più avanzata di quanto si possa immaginare.
L’eredità dei Romani in fatto di igiene pubblica è ancora oggi presente nelle nostre città. Molti dei concetti e delle soluzioni adottate dagli antichi romani sono alla base dei moderni sistemi fognari e di depurazione delle acque.
L’antica Roma non era solo una città di imperatori e gladiatori, ma anche un luogo dove l’igiene e il comfort erano considerati aspetti fondamentali della vita quotidiana. E questo ci insegna che, anche nel passato, l’uomo ha sempre cercato di migliorare le proprie condizioni di vita, anticipando soluzioni che ancora oggi consideriamo moderne.
Antonio Calisi