L’uragano Alonso si abbatte sulla Moto3

  • 0
  • 121 visualizzazioni

Primo pilota dell’America Latina a vincere il Mondiale Moto3, David Alonso nasce a Madrid il 25 aprile 2006. Nato e cresciuto in Spagna da madre colombiana e padre spagnolo, corre con il passaporto materno da cui ha ereditato la tranquillità con cui ogni volta scende in pista.

Formatosi motociclisticamente sotto l’ala dell’Aspar Team, entra a far parte della squadra iberica nel 2018 facendo tutta la trafila di campionati minori. Nel 2020 vince la European Talent Cup in cui aveva debuttato l’anno prima e contestualmente prende parte alla Red Bull Rookies Cup dove si piazza al quarto posto collezionando una vittoria e due podi. L’anno successivo si aggiudica la competizione di monomarca KTM con sei successi e altri quattro podi.

La precocità con cui vince due titoli in due anni fa sì che Jorge Martinez lo faccia esordire in Moto3 nel GP dell’Emilia Romagna. Ma prima di farlo debuttare a tempo pieno nel Motomondiale, viene parcheggiato un anno nel JuniorGP dove vince al secondo tentativo a Valencia.

Nel 2023 arriva il tanto atteso debutto iridato nella classe leggera e la scomoda eredità di Izan Guevara e Sergio Garcia i quali l’anno prima hanno concluso il campionato al primo e al secondo posto. L’Aspar Team però non mette pressione al ragazzo che ottiene i primi punti a Termas de Río Hondo e il primo podio a Jerez.

A Silverstone arriva il capolavoro: partito dalla ventottesima e ultima posizione, riesce agevolmente a risalire sino alle prime posizioni per poi trionfare per la prima volta nel mondiale. Vince anche a Barcellona, Misano e Buriram arrivando secondo a Mandalika.

Questi risultati lo fanno così salire in lotta per il mondiale assieme ai ben più quotati Masia, Sasaki e Holgado ma una caduta a Sepang lo mette fuori per il mondiale che comunque conclude con due secondi posti piazzandosi terzo in classifica e il titolo di esordiente dell’anno. Niente male per essere solo al primo anno.

E difatti alla vigilia del 2024 gli occhi sono puntati su di lui che non delude le attese trionfando all’esordio in Qatar e in Texas. A Jerez commette l’unico errore della stagione: in un weekend dove ha dominato prove libere e qualifiche, in gara scatta dalla pole e cade in curva 13 al termine del primo giro terminando la corsa all’undicesimo posto. Questo duro colpo gli consente di fare un passo in più nella sua crescita vincendo di fila a Le Mans, Barcellona e Mugello.

Centra il bottino pieno anche nei GP di Germania, Austria, Emilia Romagna e Indonesia. La vittoria odierna vale doppio per Alonso: prima di tutto si aggiudica il titolo mondiale della classe leggera, inoltre diventa il pilota più vincente della Moto3 con quattordici vittorie staccando Romano Fenati fermo a tredici. E con altre quattro gare da disputare può riscrivere il record di trionfi in una singola annata della categoria.

Al secondo anno nel Motomondiale, Alonso si laurea campione del mondo. Nel 2025 avverrà il salto in Moto2 sempre con la squadra di Jorge Martinez: vista la grande stagione disputata, sarà lecito aspettarselo tra i protagonisti della classe di mezzo.

Foto: facebook.com/asparteam

Paolo Gabriel Fasano

Lasagna non basta: la Cremonese blocca il Bari sull’1-1
Articolo Precedente Lasagna non basta: la Cremonese blocca il Bari sull’1-1
Le esposizioni etnologiche: una crudele pratica occidentale
Prossimo Articolo Le esposizioni etnologiche: una crudele pratica occidentale
Articoli collegati

Lascia un commento:

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

I tuoi dati personali verranno utilizzati per supportare la tua esperienza su questo sito web, per gestire l'accesso al tuo account e per altri scopi descritti nella nostra privacy policy.