“Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi.” (Matteo 7,6)
Questa celebre frase di Gesù, apparentemente dura e discriminatoria, nasconde una profonda verità sulla natura umana e sulle relazioni interpersonali. Essa ci invita a riflettere sulla saggezza di discernere a chi rivolgere i nostri insegnamenti e le nostre attenzioni più profonde.
Le “perle” rappresentano i valori spirituali più alti, le verità profonde, le conoscenze che abbiamo acquisito attraverso un percorso di crescita personale e spirituale. I “porci”, invece, simboleggiano coloro che non sono in grado di apprezzare questi valori, che li calpestano e li disprezzano.
Offrire insegnamenti profondi a chi non è pronto a riceverli è un atto di disprezzo nei confronti di quella verità stessa. È come gettare un tesoro nel fango. Chi non apprezza le perle può reagire con aggressività e disprezzo, ferendo chi le ha offerte. È importante indirizzare i nostri sforzi verso coloro che sono aperti all’ascolto e desiderosi di crescere.
Questa parabola ci invita a riflettere sulla nostra capacità di discernimento. È fondamentale imparare a riconoscere le persone che sono veramente interessate a un dialogo costruttivo e quelle che invece cercano solo di approfittarsi di noi.
Sul piano spirituale, la parabola ci ricorda che la crescita spirituale è un percorso individuale e che non tutti sono pronti a intraprenderlo. È importante rispettare i tempi e i ritmi di ciascuno, senza forzare le cose.
Non tutti sono pronti a comprendere le nostre convinzioni più profonde e non tutti crescono allo stesso ritmo. Più siamo radicati nei nostri valori, più saremo in grado di discernere chi è veramente pronto ad ascoltarci. A volte è necessario rifiutare richieste o proposte che non sono in linea con i nostri valori.
“Non dare le perle ai porci” non è un invito alla chiusura o all’egoismo, ma un appello alla saggezza e alla responsabilità. È un invito a investire le nostre energie in relazioni autentiche e significative e a non sprecare le nostre perle con chi non è in grado di apprezzarle.
La parabola delle perle e dei porci ci offre un prezioso insegnamento: non tutti sono pronti a ricevere la verità. È nostro compito discernere a chi rivolgere i nostri doni più preziosi e a coltivare relazioni che ci arricchiscono e ci fanno crescere.
Antonio Calisi