É SOLO UN NUOVO FORMALE PROCLAMA IL PIANO DEI LAVORI PUBBLICI 2025-2027 DI GIOVINAZZO

SENZA FINANZIAMENTI LE OPERE PUBBLICHE COMUNALI RIMANGONO IMPANTANATE

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Appena qualche giorno prima della stravagante farsa cui ha dato sfogo il dott. Sollecito, richiedendo agli esponenti della maggioranza una verifica di rinnovato sostegno al suo governo, solo perché non eletto a consigliere metropolitano, la Giunta comunale, anche questa volta incompleta, ha approvato il Piano Triennale 2025-2027 delle Opere Pubbliche. La deliberazione, adottata appunto il 4 ottobre scorso, secondo il facsimile degli anni scorsi, acclude le schede che delineano la previsione delle opere comunali da attivarsi nel corso del prossimo triennio e, più in dettaglio, quelle da mettere in campo nel 2025. Tra queste v’è pure la scheda, distinta con la lettera “A”, che dà indicazione della copertura finanziaria delle opere stesse. Di fatto, alla luce delle ultime disposizioni del D.lgs. n. 36/2023 (Codice dei Contratti Pubblici), uno dei requisiti indispensabili per l’inserimento dei Lavori nel Programma tecnico-politico, che va allegato poi al bilancio comunale di previsione, è la puntualizzazione dell’esistenza e la provenienza della fonte di finanziamento per ciascun intervento riportato nel programma, ancorché questo debba eseguirsi in fasi funzionali successive (art 37 Codice Contratti). Pertanto, nello specifico le opere enunciate in dette schede, approntate dal Responsabile, incaricato, il Dirigente del 3° Settore, risultano essere le seguenti, così come trascritte dal compilatore:

  • Intervento di riqualificazione del Verde urbano sui Lungomare di Levante e Ponente e in piazza Garibaldi, per un importo complessivo di € 691.000,00, da ripartire a saldo dei lavori da eseguirsi nel 2025 per € 450.000,00 e per € 241.000,00 nel 2026;
  • Intervento di riqualificazione dell’area della Zona D.1.3 del Piano Regolatore, compresa tra via delle Filatrici, via Scalpellini e via dei Maniscalchi, per un importo di € 270.000,00, da realizzarsi nell’anno 2025.

Ne consegue che l’impegno finanziario necessario per dar corso a detti interventi, nell’anno 2025, risulterebbe di € 720.000,00 e, nell’anno 2026, di € 241.000,00

Entrambe le opere sono state progettate, in termini di fattibilità tecnica ed economica, dall’ing. Marilena Bavaro e regolarmente approvate, su richiesta dell’Assessore ai Lavori Pubblici, dalla Giunta con rispettive delibere n.n. 241/2023 e 18/2024. Per la Riqualificazione dei due Lungomare e di Piazza Garibaldi poi è in corso anche l’approntamento del progetto esecutivo, affidato dall’ing. Carrieri, con sua Determina del 12 aprile 2024, al dott. Giovanni Battista Guerra, il solito consulente della cui professionalità il Dirigente si avvale per le questioni inerenti la conservazione del verde urbano.

E’ il caso, comunque, di rendere noto che il Restyling del patrimonio arboreo sulle fasce costiere come anche in Piazza Garibaldi era già stato inserito nel programma formulato l’anno scorso con la D.G. n.248 del 31.10.2023. Intervento, che non ha avuto attuazione nonostante fosse l’unica opera cui si segnalava avrebbe avuto avvio, come 1° lotto funzionale, già nel corso di quest’anno con un impegno finanziario complessivo sempre di € 691.000,00, conformemente al quadro economico determinato dall’ing. Marilena Bavaro, da ripartirsi sugli anni 2024 (per € 450.000,00) e 2025 (per € 241.000,00).  Solo che nella scheda “A” dell’anno scorso era stata data specificazione che il costo di quell’intervento sarebbe stato a carico del bilancio comunale e, precisamente, per gli esercizi 2024 e 2025. Nel piano prodotto quest’anno, invece, si registra che tanto il costo di detta opera quanto quello per la Riqualificazione dell’area di risulta in Zona artigianale e di servizio D.1.3 dovrebbero essere fronteggiati con entrate rivenienti da contributi esterni erogati in base a particolari leggi.

Come a dire che, al momento, non è dato sapere quali siano le assegnazioni economiche con cui il dott. Sollecito intende far fronte alla notevole esposizione finanziaria di € 961.000,00 (€ 720.000,00 per il 2025 e € 241.000,00 per il 2026).

A ottobre scorso, quando si approvò l’analogo piano dei LL.PP. (2024-2016), sarebbe stato naturale pensare che l’investimento si sarebbe potuto, realisticamente, pagare con fondi di bilancio, per effetto degli introiti della vendita del Carcere mandamentale di € 720.000,00 e in parte anche del mattatoio comunale di € 468.900.00. Ora, invece, quella soluzione non la si ritiene fattibile, perché con l’attuale scheda “A” si precisa che l’onere di entrambi gli interventi dovrebbe essere fronteggiato con particolari assegnazioni esterne da parte di Fondi con determinate destinazioni di legge.

Ma quali e quante sono queste risorse? Sono fondi di bilancio accantonati per legge? Sono contribuzioni nazionali o regionali richieste alle Autorità/Enti erogatori e in attesa di essere incamerati a bilancio?

Nulla di tutto questo è riportato in quelle schede, contravvenendo a quanto previsto dall’accennato art. 37 del Codice dei Contratti, secondo cui la programmazione dei Lavori, il cui importo supera la soglia di € 150.000,00, deve necessariamente avere preordinati gli impegni di spesa sufficienti a darne completa attuazione. Quel documento di pianificazione politica, infatti, deve essere portato alla valutazione del Consiglio Comunale per essere approvato, contestualmente al Bilancio di previsione, di cui diventa allegato.

Si può, perciò, dedurre che, in assenza di puntuali informazioni di assegnazioni di risorse extra comunali, al momento, non c’è alcuna disponibilità finanziaria per poter mettere in campo tali interventi. E, dunque, il programma delle OO.PP., deliberato dalla Giunta per il prossimo triennio, è solo una formalità tecnica, richiesta per legge, senza che sussistano le condizioni economiche perché si possa dar seguito ai due interventi ivi indicati.

E, allora, viene da chiedersi: a che sono servite le entrate straordinarie di provenienza della vendita di cespiti patrimoniali comunali se non vengono per niente considerati per investimenti di opere pubbliche da inserire nel piano triennale 2025-2027?

Forse nella dinamica gestionale del bilancio, secondo le disposizioni del TUEL, quelle entrate straordinarie, derivanti dall’alienazione dei due immobili, saranno state in qualche modo impegnate, come risultato contabile, per determinati altri investimenti, senza che siano stati resi noti i relativi processi decisionali?

E, ancora, qual è la ragione che ha indotto i decisori politici a preferire l’inclusione nel programma dei LL.PP., appena approvato, il Restyling dei Lungomare e di Piazza Garibaldi e quello del terreno in Zona D.1.3, quando sono in essere anche Progetti di altre opere pur di notevole interesse sociale?

A questo riguardo non va sottaciuto che, con il contributo statale di ben € 72.145,26 da parte dell’Agenzia nazionale per la coesione dei territori del meridione (DPCM 17.12.2021), la Direzione dei Lavori Pubblici comunale, che incamerò quella assegnazione, ha pagato oltre la progettazione dei due interventi in questione all’ing. Marilena Bavaro anche il progetto di Ristrutturazione del Mercato Ortofrutticolo, redatto dall’ing. Vitangelo Bavaro e dall’ing. Michele Tatulli, per la cui realizzazione  hanno considerato una spesa di € 1.450.000,00. Sempre agli stessi professionisti è stato corrisposto l’onorario per la redazione del progetto di Ammodernamento del Comando di Polizia Urbana, dal costo di € 1.800.000,00. E anche questi altri due lavori di ristrutturazione sono stati, sempre su richiesta dell’Assessore ai LL.PP., approvati dalla Giunta, rispettivamente con D.G. n.69 e 70 del 23.04.2024. Certamente non si potevano inserire tutti questi interventi, dal costo esorbitante, nel programma in discussione senza avere alcuna copertura economica.

E, non c’è neppure traccia del “Rifacimento del muro di cinta di ponente del cimitero comunale” il cui progetto di fattibilità tecnica economica, redatto dall’ing. Domenico Vestito e arch. Susanna Leone, con un costo complessivo di € 574.000,00, è stato approvato dalla Giunta con Delibera n. 100 del 7 giugno scorso. Anche per quest’opera, pur in assenza di copertura finanziaria, come segnalato nella stessa Delibera di Giunta di approvazione del progetto preliminare, si sta provvedendo alla redazione esecutiva, a cura dell’ing. Vitonofrio Crismale, cui di recente è stato conferito apposito formale incarico.

Insomma un parco di progetti, pagati con assegnazioni finanziarie statali, senza che si possa darne esecuzione, mancando i fondi necessari.

Giuseppe Maldarella

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