Il dramma del gioco d’azzardo in Italia

  • 0
  • 66 visualizzazioni

Molte persone sono accomunate dal desiderio di racimolare in breve tempo enormi somme di denaro ed ottenere ingenti guadagni col minimo sforzo: sono questi i fattori che spingono milioni di italiani a praticare il gioco d’azzardo, come il videopoker con videolottery e slot machine, giochi al casinò, bingo, poker online, il lotto e il superenalotto.

Tali attività non di rado vengono svolte in maniera illecita, ad esempio all’interno di bische clandestine, e secondo l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli sarebbe di 33 miliardi di euro la cifra che gravita attorno alle scommesse illegali. Inoltre, questi passatempi presentano dei gravi rischi a danno degli utenti: la legge italiana, pertanto, attraverso l’articolo 7, comma 5, del D.L. n. 158 del 2012 ha dato vita all’obbligo di inserire avvertimenti sul pericolo di incorrere in una dipendenza, data dalla pratica di giochi con vincite pecuniarie, sugli apparecchi dei giochi, nelle sale con videoterminali e nei siti internet o punti vendita di scommesse sportive. Inoltre, vigono nel nostro Paese numerose leggi volte a normare le pratiche sopracitate, che spesso assumono la forma di vere e proprie dipendenze: la legge di stabilità 2016 ha istituito presso il Ministero della Salute il fondo per il GAP (gioco d’azzardo patologico), riconosciuto come un disturbo del comportamento che appartiene alle “Dipendenze senza sostanze”, e per cui sono garantite prestazioni di sensibilizzazione, cura e riabilitazione di chi ne è affetto.

Infatti, i numeri pubblicati nel 2018 dall’Istituto Superiore di Sanità evidenziano che circa un milione e mezzo di persone versa in uno stato di dipendenza dal gioco, comparabile a quelle date da fumo, alcol e droghe; difatti, quando si vince o si è convinti della riuscita del proprio gioco, il cervello rilascia una quantità notevole di dopamina, rafforzando il circolo vizioso di ludopatia.
Una delle varianti più socialmente accettate di svago anche fra i giovanissimi sono le scommesse legate al calcio, sport molto amato e notevolmente seguito dagli italiani, e ai risultati degli eventi calcistici; non a caso, in Italia, dopo i Gratta e Vinci e il Superenalotto, le scommesse sportive rappresentano la declinazione di gioco d’azzardo più in voga. Le regioni in cui si conta il maggior gioco sono la Lombardia, la Campania, il Lazio e l’Emilia-Romagna.
Gli ultimi dati del 2024 risultano drammaticamente sorprendenti, giacché gli italiani spendono annualmente più per il gioco, consumando 169 miliardi, corrispondenti a più del 7% del PIL nazionale, rispetto a salute (128 miliardi) o istruzione (52 miliardi). Dunque, traducendo in termini più concreti quanto riportato, l’italiano medio, dinnanzi alla possibilità di investire in cultura, benessere o prevenzione, acquistando un libro o un grano migliore, preferisce giocarsi la schedina.
In aggiunta, il gioco compulsivo non deriva quasi mai da una capacità economica rilevante, bensì coinvolge persone soprattutto di sesso maschile, non sposate e con un basso reddito, elemento che conduce molta gente a indebitarsi o dilapidare il proprio patrimonio.

Maria Elide Lovero

La povertà, fenomeno dilagante nel nostro Paese
Articolo Precedente La povertà, fenomeno dilagante nel nostro Paese
Espressioni e modi di dire dalla Bibbia: “Nessuno è profeta in patria”
Prossimo Articolo Espressioni e modi di dire dalla Bibbia: “Nessuno è profeta in patria”
Articoli collegati

Lascia un commento:

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

I tuoi dati personali verranno utilizzati per supportare la tua esperienza su questo sito web, per gestire l'accesso al tuo account e per altri scopi descritti nella nostra privacy policy.