Oggi, giovedì 7 novembre, Bari si prepara a vivere un evento di grande rilevanza non solo politica, ma anche profondamente religiosa. Alle ore 11.30, l’arcidiocesi di Bari Bitonto ospiterà la visita ufficiale dell’Ambasciatore d’Ucraina presso la Santa Sede e il Sovrano Militare Ordine di Malta, Andrii Yurash. Questo incontro segna un momento significativo di dialogo e di unità in un periodo di sfide e tensioni internazionali.
L’Ambasciatore Yurash sarà accolto dall’arcivescovo mons. Giuseppe Satriano presso la sede dell’episcopio, situata nel suggestivo Largo San Sabino, nel cuore di Bari vecchia. Questo incontro privato non è solo un gesto di cortesia diplomatica, ma rappresenta anche un simbolo di solidarietà e vicinanza tra le comunità religiose e culturali.
Dopo il colloquio, è previsto uno scambio istituzionale di doni, un gesto che sottolinea l’importanza delle relazioni interpersonali e interreligiose. L’ambasciatore avrà l’opportunità di visitare luoghi emblematici della Chiesa locale, tra cui il Museo, la Cattedrale e la Basilica, spazi che raccontano la storia e la spiritualità di Bari e della sua comunità.
La visita dell’Ambasciatore Yurash riveste un significato particolare in un contesto di crescente interesse per le questioni ecumeniche. Secondo quanto comunicato dall’arcidiocesi, questo incontro è propedeutico a ulteriori iniziative che coinvolgeranno la comunità ucraina residente nel territorio metropolitano. Si tratta di un passo importante verso la costruzione di ponti tra le diverse fedi e culture, promuovendo un dialogo costruttivo e una maggiore comprensione reciproca.
In un mondo spesso lacerato da conflitti e divisioni, la visita di oggi a Bari si presenta come un faro di speranza e un invito alla collaborazione. La presenza dell’ambasciatore ucraino presso la Santa Sede non solo rafforza i legami tra Ucraina e Italia, ma testimonia anche l’impegno della Chiesa nel sostenere la pace e la giustizia.
Mentre Bari si prepara ad accogliere questa importante figura diplomatica, la comunità è chiamata a riflettere sull’importanza della fede come strumento di unione e di pace, un tema che risuona forte in ogni angolo della città. Oggi, più che mai, la spiritualità e la diplomazia si intrecciano in un abbraccio che promuove la speranza per un futuro migliore.
Antonio Calisi