Come ogni anno, anche nel 2024 è tornata a Bari l’esposizione World Press Photo che rende fruibili alla comunità i migliori esempi di fotogiornalismo dell’anno. Presso il Teatro Margherita si potrà visitare la mostra fino al prossimo 8 dicembre.
Come al solito, la visita parte con una presentazione dello “stato dell’arte”, cioè una classifica dei Paesi ordinati per libertà di stampa. Quest’anno è anche presente, al centro del foyer liberty del Teatro, un memoriale con i nomi di tutti i giornalisti morti nel corso dell’ultimo anno, sicuramente un tema reso attuale dalla coesistenza di numerosi conflitti attorno al globo.
I temi indagati quest’anno spaziano di molto, focalizzandosi su problemi più o meno conosciuti con riferimento ai singoli continenti.
Asia
Ovviamente, la parte dedicata al continente asiatico pone al centro la difficile situazione in Medio Oriente: una foto di quest’area geografica, scattata a Gaza, è quella che quest’anno è stata premiata come World Press Photo of the Year. Altro tema centrale è dato dagli effetti determinati da decenni di guerra in Afghanistan, mentre per ciò che riguarda l’area giapponese, è stato presentato un lavoro che si focalizza sulla piaga della demenza senile, purtroppo ben radicata in tale territorio a causa della sempre maggiore età media.
Africa
Per quanto riguarda gli elaborati realizzati in Africa, si è voluto dare parimenti spazio alle problematiche sociali legate alla condizione femminile e alle emigrazioni e alle emergenze militari della parte centro-occidentale del continente, ad esempio in Sudan. Degna di nota, la fotografia che rappresenta un abbraccio tra un ragazzo di ritorno dal fronte e la madre.
Europa
In questo caso le fotografie si riferiscono al terremoto svoltosi in Turchia, al conflitto russo-ucraino e anche alle contraddizioni che vive il vecchio continente, impegnato da un lato nella transizione ecologica ma, dall’altro, profondamente legato ancora ai combustibili fossili. Di particolare impatto sono, a tal proposito, le foto che si riferiscono alla distruzione di un villaggio in Germania al fine di ampliare una miniera di carbone.
Nord e Centro America
Anche qui ricorre la tematica ambientale, con una foto che rappresenta un singolo vigile del fuoco al centro di una foresta distrutta dai vasti incendi che ci sono stati in Canada. Si indaga poi il fenomeno dell’emigrazione con un reportage direttamente dal confine tra USA e Messico. Tale racconto sembra essere in perfetta simbiosi con quello della migrazione delle farfalle monarca, specie messa a repentaglio dalla sempre più grave crisi climatica.
Sud America
Le fotocamere si sono interessate della grave crisi venezuelana, Paese tra i più ricchi in termini di risorse naturali e petrolifere ma messo in ginocchio dall’inflazione e da scelte politiche miopi. A ciò si aggiungono reportage sulla siccità che ha colpito anche l’area della Foresta Amazzonica e quelli che indagano il rapporto compromesso tra comunità locali e gruppi di indigeni.
Sud Est Asiatico e Oceania
Accanto alla sempre ricorrente tematica ambientale, declinata nell’inquinamento industriale e negli incendi che hanno colpito l’Australia, si è voluto dare importanza ai temi della guerra civile in Myanmar e alla situazione sempre più scottante ai confini della Cina, orientata sempre più a un’espansione nell’Oceano Pacifico a discapito delle comunità di pescatori filippini.
Si rimanda al sito dell’evento per informazioni sugli orari di visita e sul costo del biglietto.
Giuseppe Mennea