Il 3 dicembre 2024, la Corea del Sud è stata scossa da una crisi politica senza precedenti quando il presidente Yoon Suk-yeol ha dichiarato la legge marziale in un discorso televisivo nazionale. Yoon ha giustificato la misura come necessaria per proteggere il Paese da presunte minacce comuniste e attività anti-statali, accusando l’opposizione di paralizzare il governo e simpatizzare con la Corea del Nord.
Contesto e motivazioni
La decisione di Yoon è arrivata in un momento di intenso conflitto politico, con l’opposizione che bloccava l’approvazione del bilancio e minacciava l’impeachment di membri del suo gabinetto. Il presidente ha sostenuto che tali azioni mettevano in pericolo la sicurezza nazionale e l’ordine costituzionale, richiedendo un intervento militare per mantenere la stabilità.
Implicazioni della legge marziale
La proclamazione della legge marziale ha comportato la sospensione delle attività parlamentari, il divieto di manifestazioni e scioperi, e il controllo dei media da parte delle autorità militari. Inoltre, il decreto consentiva l’arresto e la perquisizione senza mandato per coloro che violavano le nuove disposizioni.
Reazioni interne e internazionali
La mossa di Yoon ha incontrato una forte resistenza sia a livello nazionale che internazionale. L’Assemblea Nazionale, dominata dall’opposizione, ha rapidamente votato per revocare la legge marziale, con 190 parlamentari presenti che hanno approvato all’unanimità la mozione. Manifestazioni di massa si sono svolte davanti al Parlamento, con cittadini e politici che si opponevano all’intervento militare.
A livello internazionale, alleati come gli Stati Uniti hanno espresso sollievo per la rapida revoca della legge marziale, mentre nazioni vicine come il Giappone hanno manifestato preoccupazione per la stabilità regionale.
Revoca della legge marziale e conseguenze politiche
Di fronte alla pressione parlamentare e alle proteste pubbliche, Yoon ha revocato la legge marziale circa sei ore dopo la sua imposizione. Tuttavia, l’episodio ha innescato richieste di impeachment nei suoi confronti, con l’opposizione che ha presentato una mozione in tal senso. La votazione sulla mozione è prevista per il 7 dicembre 2024.
La breve ma intensa applicazione della legge marziale in Corea del Sud ha messo in luce le fragilità politiche del Paese e ha sollevato interrogativi sulla leadership del presidente Yoon Suk-yeol. La rapida risposta delle istituzioni democratiche e della società civile ha evitato una potenziale deriva autoritaria, ma le tensioni politiche rimangono elevate, con possibili implicazioni per la stabilità futura della nazione.
Francesco Saverio Masellis