Stellantis, il colosso automobilistico nato nel 2021 dalla fusione tra Fiat Chrysler Automobiles (FCA) e il gruppo francese PSA, sta attraversando una fase critica che coinvolge vari aspetti della sua operatività, dalle vendite alla gestione aziendale, con ripercussioni significative sull’occupazione e sull’indotto.
Declino delle vendite e produzione
Nel terzo trimestre del 2024, Stellantis ha registrato un calo delle consegne del 17% in Europa e del 36% in Nord America rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In termini assoluti, ciò si traduce in 496.000 veicoli consegnati in Europa, contro i 599.000 del 2023, e 299.000 in Nord America, rispetto ai 470.000 dell’anno precedente. Questo declino è attribuito a ritardi nel lancio di nuovi modelli e a iniziative di riduzione delle scorte per affrontare le sfide della transizione verso la mobilità elettrica.
Impatto sull’occupazione e sull’indotto
La crisi ha avuto effetti diretti sull’occupazione, con una riduzione del 25% del personale in Italia tra il 2021 e il 2024, passando da 53.000 a circa 40.000 dipendenti. Questo ha comportato la perdita di oltre 13.000 posti di lavoro, con circa 3.000 esodi incentivati nel solo 2024. L’indotto è stato colpito duramente; aziende fornitrici come Trasnova, che impiega 400 lavoratori, si trovano in gravi difficoltà a causa della fine delle commesse da parte di Stellantis.
Cambiamenti nel management
La situazione è culminata con le dimissioni anticipate dell’amministratore delegato Carlos Tavares, previste inizialmente per il 2026. Questo avvicendamento ha generato incertezza sul futuro strategico dell’azienda, influenzando negativamente la fiducia degli investitori e il morale dei dipendenti.
Reazioni politiche e sindacali
La crisi ha suscitato reazioni da parte del mondo politico e sindacale. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha annunciato un incontro con il presidente di Stellantis, John Elkann, per discutere il futuro dell’azienda in Italia. I sindacati hanno espresso preoccupazione per l’occupazione e criticato la gestione aziendale, chiedendo un maggiore coinvolgimento del governo per garantire la tutela dei lavoratori.
Sfide future
Stellantis deve affrontare sfide significative, tra cui la necessità di adattarsi rapidamente alla transizione verso la mobilità elettrica, migliorare la produttività degli stabilimenti italiani e rafforzare la propria posizione competitiva nel mercato globale. La nomina di un nuovo amministratore delegato sarà cruciale per definire una strategia efficace che consenta all’azienda di superare l’attuale crisi e garantire un futuro sostenibile per i suoi dipendenti e per l’indotto.
Francesco Saverio Masellis