Nei giorni scorsi, più precisamente dal 13 al 15 gennaio, in India si è celebrata una festa che prende il nome di Pongal nelle regioni del sud e di Makar(a) Sankrānti in quelle del nord.
Durante Pongal, come auspicio per il raccolto, le famiglie si riuniscono per cucinare il riso, ingrediente alla base della cucina indiana, che verrà in seguito utilizzato per preparare diverse pietanze. Nell’India del nord, invece, questa celebrazione si chiama Makar dal nome del Capricorno siderale nel cui segno zodiacale entra il Sole nel terzo giorno di festa.
Festività induiste che seguono il calendario solare, sono in onore del raccolto d’inverno ed è per questo che ogni giorno si rende omaggio a una divinità della natura diversa: il primo giorno Bhogi, nel secondo si ringrazia Sūrya, dio del sole che dona vita e nutrimento e dunque responsabile dell’abbondanza della terra. La festa può avere luogo dai tre ai quattro giorni e in questi ultimi due si onorano rispettivamente Mattu e gli animali da lavoro per il loro aiuto e, infine, Kanum, ossia la comunità intera che ha contribuito ognuno con il suo ruolo svolto.
Con il Makar(a) Sankrānti si inaugurano i sei mesi di luce dell’anno perché tradizionalmente in quest’occasione i Deva, gli esseri celesti che governano le leggi fisiche dell’universo, si svegliano dagli altri sei mesi di sonno.
Sofia Fasano