Il 7 Febbraio 2025 presso la sede del Consolato Generale della Romania a Bari, si è svolta la tanto attesa presentazione del libro Marenuca e i dieci panettoni mordicchiati, scritto dall’autrice rumena Ana Maria Patrascu. L’evento ha visto la partecipazione di illustri relatori, tra cui Ioana Gheorghias, Console Generale della Romania a Bari, Giovanni Magliocco, Professore Associato presso il Dipartimento di Ricerca e Innovazione Umanistica dell’Università di Bari, Raluca Petrescu, lettrice presso l’Istituto Francese in Italia e Alina Monica Turlea, traduttrice dell’opera.
Marenuca e i dieci panettoni mordicchiati esplora le tradizioni culturali della Romania, intrecciando storie di vita quotidiana con elementi di folklore. Il libro si inserisce nella letteratura della memoria, cercando di ricreare l’universo magico dell’infanzia e di tramandare esperienze significative alle generazioni future.
Dopo i saluti della Console Ioana Gheorghias, Giovanni Magliocco, Raluca Petrescu e Alina Monica Turlea hanno arricchito la discussione con un’analisi critica, evidenziando l’abilità dell’autrice nel rendere la cultura rumena accessibile e affascinante. Ana Maria Patrașcu, con una carriera accademica e letteraria significativa, racconta non solo la sua infanzia, ma anche quella di un’intera generazione, mettendo in risalto l’importanza delle piccole cose con tono poetico e divertente. Il libro è scritto con un linguaggio accessibile capace di risvegliare il fanciullino in ogni lettore, trasformando esperienze quotidiane in simboli evocativi.
L’evento non è stato solo un momento di presentazione, ma anche un’importante occasione di incontro tra diverse culture, dove il pubblico ha partecipato attivamente, ponendo domande e condividendo esperienze personali.
La presentazione di Marenuca e i Dieci Panettoni Mordicchiati si è conclusa con un buffet che ha celebrato non solo il libro, ma anche l’amicizia tra Italia e Romania. Questo evento ha dimostrato come la letteratura possa unire le persone, creando legami indissolubili attraverso la condivisione di storie.
In un mondo sempre più globalizzato, opere come quella di Ana Maria Patrascu ci ricordano l’importanza di preservare e valorizzare le nostre tradizioni, rendendole vive e presenti nel nostro quotidiano.
Antonio Calisi