San Sabino di Canosa: un Santo venerato da Occidente ad Oriente

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San Sabino di Canosa, un nome che risuona con reverenza tra i cittadini baresi e non solo, è un santo la cui vita e opere continuano a ispirare generazioni. Vescovo di Canosa e contemporaneo di eventi storici significativi, la sua venerazione si estende ben oltre i confini dell’Italia, trovando riconoscimento anche nel mondo cristiano-orientale.

Nato nel 461 d.C., San Sabino fu nominato vescovo di Canosa nel 514. La sua vita si sviluppò in un periodo di transizione, immediatamente dopo la caduta dell’Impero romano d’Occidente. Sabino non fu solo un pastore spirituale, ma anche un costruttore di chiese e edifici, seguendo la disciplina benedettina dell’Ora et labora. La sua influenza si estese fino a Costantinopoli, dove fu inviato come legato pontificio due volte, dimostrando un forte impegno per la Chiesa e la fede cristiana.

La vita di San Sabino è costellata di eventi miracolosi. Secondo la tradizione, riuscì a salvare Canosa dalla minaccia del re ostrogoto Totila, che, travestito da servitore, tentò di ingannarlo. Sabino, tuttavia, non si fece ingannare e impressionò l’invasore con le sue doti profetiche, inducendolo a rinunciare al saccheggio.

Un’altra leggenda racconta di un tentativo di avvelenamento da parte di un arcidiacono geloso. Sabino bevve l’intruglio avvelenato, ma morì il suo avversario, consolidando la sua reputazione come protettore dai veleni.

San Sabino è venerato non solo a Canosa, ma anche in città come Bari, Atripalda e Torremaggiore. La sua festa si celebra il 9 febbraio e il 1º agosto, attirando fedeli da ogni parte. La Basilica di San Sabino a Canosa e la Cattedrale di Bari sono i principali luoghi di culto dedicati a questo santo, dove i devoti si riuniscono per onorare la sua memoria.

San Sabino di Canosa non è solo una figura storica, ma un simbolo di fede e resilienza. La sua vita e le sue opere continuano a ispirare e unire i credenti, rendendolo un santo venerato tanto quanto San Nicola. La sua eredità vive nei cuori dei fedeli e nelle tradizioni delle comunità che lo onorano, testimoniando l’importanza della spiritualità nella vita quotidiana.

Antonio Calisi

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