Sin dall’epoca della precedente Amministrazione, il Sindaco Depalma, ormai al termine del suo mandato (dicembre 2021), aveva ipotizzato che la porzione di suolo, in zona C1.4, acquisita alla proprietà comunale dietro il rilascio della licenza a costruire, in zona, all’impresa “La Nuova Sifano Costruzioni S.r.l.”, potesse essere sfruttata vantaggiosamente, mediante cessione a privati, piuttosto che farsi carico il Comune di interventi a servizio di quella nuova realtà urbana. Riteneva, infatti, che potessero esserci operatori disposti a investire sul sito con l’insediamento di specifici impianti con un certo ritorno economico, pur dovendosi attenere al dispositivo dell’art. 45 delle Norme Tecniche di Esecuzione del PRGC. Il suo proposito, tuttavia, non trovò alcuno sbocco, secondo quanto da lui auspicato, non avendo avuto alcun riscontro il relativo Avviso per manifestazione di interesse, pubblicato dal Dirigente del Servizio Patrimonio, il 14.12 2021, in attuazione del deliberato di Giunta n.286 del 7 dicembre 2021. E’ bene precisare che l’area in questione, di circa mq 2.100 è parte della superficie originaria di mq 2.611, interamente destinata a parco pubblico e annesso parcheggio, in ragione di un’articolata pianificazione tecnica ed urbanistica, approvata dallo stesso governo Depalma, con D.G. n.20 del 14.02.2018, dal costo complessivo di € 423.000,00. Il primo lotto di detta progettazione fu da subito portato a termine a cura e spese della s.n.c. “Supermercato Anna & C” con una esposizione valutata in € 97.000,00. Detto intervento costruttivo, infatti, costituito da parziale area di sosta, delimitata da fascia a verde alberata, era frutto di un accordo, precedentemente convenuto tra il Comune e la stessa società, e scontava il pagamento dell’addizionale dovuta per poter fabbricare, a nord della città, la Struttura commerciale, di categoria M3, nei termini stabiliti dal Consiglio Comunale con Delibera n.2 del 07.03.2017. Per contro, l’esecuzione del secondo lotto di spettanza del Comune, costituito da un vasto giardino (mq 1.450 circa), con stalli per posti auto (mq 850 circa), l’Amministrazione l’ha sempre disattesa, necessitando un cospicuo impegno economico dell’Ente. Né ha inteso, pur disponendo di un progetto esecutivo, intercettare un finanziamento esterno, per portare a definizione, secondo le previsioni insediative del PRGC e dello stesso PUG, di recente adozione, l’infrastrutturazione di quella maglia, ormai, completamente urbanizzata. E ciò, nonostante, sia stata, da tempo, avvertita, per la variegata tipologia delle costruzioni che si sono ivi edificate, l’urgenza di creare una certa consistenza di posti auto, magari un park produttivo, in grado di compensare, a medio termine, l’investimento pubblico richiesto per un tale impianto.
Sta, di fatto, che anche il dott. Sollecito ha ritenuto dover proseguire nell’intento di affidare a privati detto terreno, evitando di impiegare risorse pubbliche per l’ultimazione del progetto, a suo tempo approvato con la D.G n.20/2018, consistente, val la pena ribadire, nella realizzazione della piazza a verde, identificata come -“A”- e relativo parcheggio -“P2”-. Pertanto, con Delibera della Giunta, al solito non completa di tutti gli Assessori, n.87 del 22.05.2024, ha incaricato, una seconda volta, il Dirigente del Servizio Patrimonio di dar corso al relativo procedimento per dare in concessione il terreno, di che trattasi, a un operatore economico interessato a realizzarne l’infrastrutturazione, secondo le linee di indirizzo urbanistico del PRGC, art. 45 delle NET.
E’ importante sottolineare che, questa volta, la decisione politica di cedere a terzi l’area è stata sottoposta al vaglio del Consiglio Comunale, essendo stata la questione trattata amministrativamente alla stregua di un procedimento di valorizzazione del bene immobiliare, in vista dei dettami legislativi di cui all’art.58 della L.n.133/2008 e successive modificazioni introdotte, da ultimo, dall’art.27 della L.n.314/2011. Per cui una volta che l’Assise comunale ha assentito, con suo deliberato n. 48 del 23.12.2024, a dar corso alla concessione a terzi del compendio immobiliare per le realizzazioni previsionate dallo strumento urbanistico in vigore, la Direzione del Servizio Patrimonio del Comune ha potuto procedere, speditamente, mediante un gara pubblica, ad assegnare la cessione del terreno, per 30 anni, alla S.r.l. SOGE SPO, unica impresa che ha corrisposto al bando.
Quale sia la strutturazione impiantistica che la concessionaria SOGE SPO abbia proposto di attivare sul sito, naturalmente, non si è in grado di rilevare, giacché tutta la documentazione progettuale prodotta, in sede di gara, con la presentazione dell’offerta, non è stata resa di pubblico dominio. Senza meno per la ragione che l’operazione di riconfigurazione funzionale dell’area dovrà essere sottoposta alla valutazione urbanistica e al riscontro di fattibilità tecnico-edilizia da parte della Direzione “Urbanistica”, competente al rilascio del titolo a costruire. Condizione questa indispensabile per poter poi procedere alla formalizzazione della convenzione contrattuale a cura del Dirigente del Servizio “Patrimonio”.
E’, comunque, da presumere che l’impresa concessionaria abbia concepito una soluzione infrastrutturale che, pur in linea con le previsioni urbanistiche di cui si è fatto sopra richiamo, non ha alcuna correlazione con l’obiettivo alla base dell’originario progetto, volto a conseguire servizi di interesse comune, quali la costruzione di un parcheggio e di un ampio polmone a verde a fruizione pubblica. Il concessionario investitore, certamente, sarà stato animato da un pur giustificato interesse a impiantare un apparato tecnico-gestionale in grado di generare profitti e utilità tali da recuperare il valore dell’impegno economico che avrà opportunamente calcolato essere necessario per la realizzazione prospettata con l’offerta di gara.
Dunque, non resta che ci si accontenti di quanto è stato posto in essere con l’attivazione del 1° lotto della progettazione a spese della s.n.c. “Supermercato Anna & C”, sempre che l’impianto, posto in essere, sia stato preso effettivamente in consegna dal Comune. Perché a guardare lo stato in cui versa quell’area a verde, con le alberature essiccatesi e, perfino, divelte, appena dopo essere state piantumate, fa pensare che sia stata, da sempre, in completo abbandono. Né pare sia stata mai inclusa quell’area nel programma di tenuta in decoro degli spazi pubblici a verde tra le prestazioni di manutenzione appaltate all’azienda di manutenzione, tant’è che in quel sito gli agenti che girano per la città con il decespugliatore non sono mai arrivati.
A che serve, allora, un gran progetto di incremento del patrimonio arboreo se, dopo la piantumazione, non si ha cura delle essenze messe a dimora? Sarà possibile almeno sostituire quelle alberature di quel sito, andate completamente distrutte, ad eccezione di una sola, e dare una parvenza di decoro al prato?
Giuseppe Maldarella