Il porticato d’accesso.
Situata nel cuore della città di Trani, la Chiesa di Ognissanti è un esempio straordinario della ricchezza storica e artistica del territorio pugliese. Questo edificio religioso non solo rappresenta uno straordinario esempio di architettura romanica, ma è anche legato alla presenza in Puglia dell’ordine dei Cavalieri Templari.
La struttura è una delle numerose chiese medievali presenti in territorio tranese e la sua costruzione risale al XII secolo: uno dei primi documenti che attestano l’esistenza della chiesa è un lascito, da parte del notaio ravellese Orso Rogadeo, di una vigna di terra. Nel corso del tempo furono numerose le famiglie originarie di Ravello che legarono il proprio nome a quello della chiesa, affacciata sul porto, simbolo dei traffici commerciali praticati dai mercanti residenti a Trani.
Il portale d’accesso con la rappresentazione dell’Annunciazione.
Proprio la vicinanza al porto starebbe a identificare il legame del luogo di culto con i Templari: presso questa chiesa, infatti, sarebbero stati benedetti i crociati e i pellegrini che partivano per la Terra Santa. La chiesa venne retta da numerosi abati, anche se non è noto l’ordine di appartenenza. Nel 1479, l’edificio venne donato a Pietro Lambertini, esponente di un’altra famiglia originaria di Ravello e residente a Trani. Il casato mantenne il patronato sulla chiesa fino al 1780. Dopo quell’anno, il patronato venne conteso tra le famiglie Rogadeo e Acconsajoco, gli stemmi delle quali sono identificabili sul portale di accesso alla sacrestia.
Nel corso dei secoli, la chiesa subì diverse modifiche e restauri. L’intervento più significativo avvenne nel XVII secolo, quando l’interno fu arricchito da decorazioni barocche che aggiunsero un tocco di grandiosità a un edificio che, pur mantenendo la sua struttura originaria, rifletteva il gusto dell’epoca. In particolare, alcuni capitelli vennero puntellati per far aderire alla superficie le decorazioni in stucco. In epoca più recente è stato fortunatamente attuato un lavoro di ripristino delle originarie condizioni.
Un sepolcreto medievale a ridosso della chiesa.
La facciata della chiesa ricorda quella della Vallisa, altro importante edificio romanico esistente in zona, nella vicina Bari, presentando un ampio portico con colonne semplici e composite. Sul portico si affacciano i tre ingressi della chiesa, tutti decorati da ricchi bassorilievi, con scene dell’Annunciazione e di alcuni pavoni, simbolo di rinascita. Il portico, comunque, dovrebbe essere un’aggiunta posteriore rispetto alla chiesa, e doveva fungere da collegamento all’attiguo ospedale.
L’altro elemento di pregio è dato dall’abside tripartita presente sulla facciata che dà sul porto. Qui è presente una monofora arricchita da leoni stilofori, cui si aggiungono le figure di un grifo e di un’aquila. A completare la decorazione c’è un bassorilievo che presenta la scena di Sansone che sconfigge il leone.
L’interno.
L’interno della Chiesa di Ognissanti presenta una navata centrale e due navate laterali, divise da colonne tozze in pietra locale. Se la navata centrale presenta una copertura a capriate, quelle laterali hanno volte a crociera, anche queste probabilmente di aggiunta successiva. I numerosi lavori di rifacimento e ampliamento dell’edificio in epoca medievale testimoniano i ricchi lasciti di cui la chiesa godette.
La Chiesa di Ognissanti di Trani rappresenta una sintesi di spiritualità, architettura e arte che ha attraversato diversi periodi storici, assurgendo a punto di riferimento fondamentale per chiunque desideri comprendere la cultura e la storia della Puglia medievale.
Giuseppe Mennea
