“Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide.”
(Luca 2, 3-4)
Secondo la narrazione dei vangeli di Matteo (Mt 2,1) e Luca (Lc 2,4-7), il luogo di nascita di Gesù è Betlemme (in ebraico Beit Leḥem, “casa del pane”) di Giudea.
Nel Vangelo di Luca si dice che i genitori di Gesù vissero a Nazareth, ma si recarono per un censimento a Betlemme e Gesù vi nacque prima che la famiglia tornasse a Nazareth. Il Vangelo di Matteo sembra invece implicare che la famiglia viveva già a Betlemme quando Gesù nacque e che successivamente si spostò a Nazareth. L’antichità della tradizione della nascita di Gesù a Betlemme è attestata dall’apologeta cristiano Giustino, dichiara nel suo Dialogo con Trifone (c. 155-161) che la Sacra Famiglia si era rifugiata in una grotta al di fuori della città[1]. Origene di Alessandria, che scriveva intorno all’anno 247, racconta di una grotta nella città di Betlemme che la popolazione locale riteneva fosse il luogo di nascita di Gesù[2].
In questo modo si avvera la profezia di Michea: “E tu, Betlemme di Èfrata, così piccola per essere fra i villaggi di Giuda, da te uscirà per me colui che deve essere il dominatore in Israele” (Michea 5, 1).
Gesù ha scelto di nascere a Betlemme (la casa del pane) per indicare se stesso come pane per la nostra salvezza. Betlemme è veramente la casa del pane che ha accolto Colui che viene per salvare l’umanità dalla fame. Gesù ha detto: “”Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo”. (Gv 6, 51).
Antonio Calisi
[1] “Giuseppe … prese i suoi alloggi in una grotta vicino al villaggio; e mentre erano lì Maria portò il Cristo e lo pose in una mangiatoia, e qui i Magi venuti dall’Arabia lo trovarono.” (Giustino martire, Dialogo con Trifone, LXXVIII).
[2] “A Betlemme è indicata la grotta dove è nato, e la mangiatoia nella grotta dove è stato avvolto in fasce. E la voce è in quei luoghi, e tra gli stranieri della fede, che in realtà Gesù è nato in questa grotta che è adorato e riverito dai cristiani.” (Origene, Contra Celsum, I, LI).