Da un po’ di tempo sui social è in corso una polemica nei confronti dei cosiddetti “nepo babies”, ovvero i “figli di” (d’arte o di papà) anche loro inseriti nella cerchia hollywoodiana e non tutti forse meritocraticamente. Il polverone è stato alzato dal New York Megazine che a dicembre scorso ha eletto il 2022 come anno dei “nepo babies”, spiattellando in copertina nomi, cognomi e volti di possibili privilegiati.
Ma l’argomento di cui andremo a disquisire oggi non sono i nepo babies, quanto piuttosto una di loro che sfugge alle critiche di massa. Stiamo parlando di Riley Keough, figlia di Lisa Marie Presley (venuta a mancare di recente), la quale è stata sposata sia con Michael Jackson che con l’attore Nicolas Cage, nonché nipote di Elvis Presley.
È stato tuttavia il talento di Riley Keough a far parlare di lei in questo ultimo mese, più precisamente il suo ruolo da protagonista nella nuova produzione Amazon “Daisy Jones & The Six”. Tratta dall’omonimo romanzo di Taylor Jenkins Reid, la serie ruota attorno alle vicende – dall’ascesa al successo all’improvviso scioglimento – di un gruppo musicale fittizio che si forma negli anni 70. L’autrice si è liberamente ispirata alla storia dei Fleetwood Mac per le relazioni romantiche tra i componenti e i relativi tradimenti, ma anche per la dipendenza da droghe (siamo nel periodo del boom della cocaina).
Gli attori, da Riley Keough a Sam Claflin, che interpreta l’affascinante frontman della band, a Suki Waterhouse, si sono messi in gioco e sono entrati nei panni di veri e propri musicisti e cantanti. Il loro album “Aurora” è disponibile sulle piattaforme musicali ed è un vero successo.
Sofia Fasano