Tanto controverso quanto acclamato, il festival musicale di Coachella anche quest’anno non è riuscito a passare in osservato. Nonostante i vari (e leciti?) boicottaggi da parte di alcune celebrità, l’appena conclusasi edizione 2023 ha raccolto numerosi eventi degni di nota. Vediamone alcuni.
Innanzitutto, per la prima volta, il festival è stato trasmesso in streaming, seppur con qualche inaspettata eccezione per volontà di alcuni artisti come Björk.
Rosalía si è esibita in due serate: durante la prima ha condiviso il parco con il suo neo-fiancè e cantante Rauw Alejandro, ha cantato “Blinding lights” di The Weekned (che era lì sotto il palco), il secondo giorno con Tokischa.
Reduce dall’uscita del suo nuovo album è Kali Uchis, cantautrice statunitense di origine colombiane, che torna sul palco di Indio dopo il 2018 assieme a Tyler, The Creator e la loro collaborazione “See you again”.
Delusione per Frank Ocean: attesissimo (non si esibiva dal vivo dal 2017), non solo si è presentato con un’ora di ritardo e ha terminato prima il suo concerto per rispettare il coprifuoco del festival, ha dato forfait per il secondo weekend.
Grande ritorno per i Blink-182 al completo! Seppur previsti unicamente per il primo fine settimana, sono stati confermati per sostituire Frank Ocean, con l’esultanza della generazione dei millenials.
Dopo essere stata headliner l’anno passato, Billie Eilish ha fatto una visita a sorpresa sul palco durante lo show di Labrinth portando il loro duetto. Proprio Labrinth ha visto diventare la sua esibizione della settimana successiva l’evento che ha immobilizzato tutto il mondo per una notte intera: l’apparizione di Zendaya sul palco, la quale non cantava live da sette anni. Lui autore e lei interprete della colonna sonora della serie “Euphoria” che vede l’attrice protagonista, per questo sono entrambi vincitori dei premi Emmy.
Interamente al femminile l’esibizione del gruppo delle Boygenius (composto dalle tre cantautrici Phoebe Bridgers, Lucy Dcus e Julien Baker) e delle MUNA che hanno cantato tutte insieme il brano “Silk chiffon”.
Non stupisce, invece, il successo riscosso da Willow Smith (figlia di Will e Jada Pinkett presenti nel pubblico) se pensiamo che al tempo del suo debutto musicale (“Whip my hair”) aveva soli dieci anni.
Tra “prime volte”, sorprese e rimpiazzi, il Coachella ha aperto la stagione dei festival musicali, viene da chiedersi se resterà il più sorprendente o un altro – il Primavera Sound, il Glastonbury, il Sziget? – lo rimpiazzerà.
Sofia Fasano