I Tarocchi: filosofia realistica o intrattenimento da salotto?

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Spesso e volentieri si è sentito parlare in maniera prevalentemente negativa dei “tarocchi”, quasi come fossero entità demoniache dalle quali stare alla larga, o ancora, metodi poco efficaci e fasulli per consultare la propria vita. Ma qual è il vero significato dietro a questi mezzi esoterici tanto demonizzati nel corso della loro storia, ancora prima di nascere.

Anzitutto, i tarocchi sono un mazzo 78 carte, nonché una serie di archetipi della vita umana, composti da 22 arcani maggiori , connotati da vivaci iconografie rappresentanti significati universali relativamente alla condizione dell’uomo, e 56 arcani minori, a propria volta composti da quattro semi di riferimento: spade, bastoni, denari e coppe.

L’origine di questo misterioso mazzo di carte è attestato nell’Italia settentrionale, verso la metà del XV secolo, quando i tarocchi incominciarono ad essere impiegati per giochi di abilità verbale o ancora per giochi di carte da presa, come la briscola.

Le radici del termine “tarocco” sono tuttora ignote, sebbene siano state avanzate alcune congetture:  potrebbe fare riferimento  al processo di decorazione delle carte o, d’altra parte, ispirarsi al nome del fiume Taro, affluente del Po.

Difatti , i primi usi documentati per cartomanzia e occultismo si avranno verso il XVII secolo a Bologna, quando le carte cominceranno ad essere investite di simbolismi esoterici.

Si parla, a tal proposito, della formalizzazione di una vera e propria filosofia che aleggia attorno ai tarocchi, retta per altro da una serie di regole ferree.

Ad esempio, la consultazione dei tarocchi non può avvenire nei periodi ritenuti “sacri” dal calendario cristiano( pertanto, durante la quaresima, il periodo pasquale e quello natalizio, e anche nella domenica del Signore); ancora, il consultante deve porre delle domande generali che non presuppongano una risposta negativa o positiva, dal momento che le carte sono parte integrante di un destino mirabile e per questo non possono fornire certezze quanto più interpretazioni momentanee; durante la lettura, è necessario che il richiedente non abbia le gambe incrociate né i gomiti sul tavolo poiché questo potrebbe inficiare la buona riuscita dell’interpretazione.

La tradizione vuole per altro che il primo mazzo di carte venga regalato e non acquistato da sé.

È, per altro, ben tenere a mente che le carte debbano essere, in quanto munite di una propria fonte di energia, conservate con cura , all’interno di un panno di seta dal colore intenso o in una scatola porta-tarocchi.

A tal proposito, le letture delle carte possono avvenire secondo una serie di modalità distinte : interpretazionea 3 , con lettura di passato presente e futuro, la croce celtica, la lettura della settimana, il calcolo della quintessenza e la consultazione degli amanti.

Oggigiorno, la cartomanzia legata ai tarocchi ha subito, in virtù dell’incipiente globalizzazione, dei consistenti mutamenti tanto da essere minimizzata alle singole regole di mercato.

Raffaello Quarto

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