Nato nel 625 a.C. a Lindo, polis situata sull’isola di Rodi, Cleobulo è stato uno dei sette sapienti dell’antichità.
Le informazioni sulla sua vita si possono ricavare da diverse fonti: Diogene Laerzio, nella sua opera più famosa, sosteneva che Cleobulo fosse figlio di Evagora I, il quale a sua volta avrebbe vantato una discendenza con il mitico Eracle; Plutarco, storico greco-latino dell’età imperiale, invece sosteneva che il filosofo fosse divenuto tiranno dell’isola di Rodi e che avesse governato con grandissima mitezza e bontà.
Parere opposto rispetto a questi ultimi due è quello di Simonide, poeta corale contemporaneo al sapiente, che criticava aspramente Cleobulo per aver composto un epigramma in cui sosteneva che una statua avesse lo stesso potere eternatore della natura: idea, questa, del tutto contraria alla visione del poeta.
Altra figura fondamentale per conoscere Cleobulo è stata sicuramente Cleobulina, sua figlia, nota come poetessa di indovinelli scritti in esametri e divenuta nel tempo protagonista di diverse opere filosofiche.
Cleobulo morì, probabilmente, nel 555 a.C.
Simone Lucarelli